martedì 22 gennaio 2013

20.01.2013, Novara, Cross Coppa San Gaudenzio, di L. Colombo

Tenevo molto all'appuntamento di questo Cross di San Gaudenzio... per un fattore psicologico più che altro (amo i cross e quest'anno il tabellino ne segnava all'attivo solo uno), più che reale, dato che sarebbe la prima partecipazione a questa manifestazione nel cuore di Novara. Precisando, ci avrei tenuto molto ad arrivare "bene" all'appuntamento, sì che negli ultimi giorni i dolori che da qualche tempo lamentavo si erano notevolmente amplificati, facendomi addirittura dubitare, la sera prima, di correre il giorno seguente. Metteteci anche la gran nevicata che aveva interamente coperto il tanto "immaginato" percorso di gara, e la neve mista pioggia che la stessa mattina alle 8 ancora scendeva e non prevedeva di rallentare... e, per non farla troppo lunga, ecco incorniciato il quadro delle mie aspettative per questa 6 km, ricavata nel tracciato del Parco San Bernardino.
Nonostante tutto, decido di rispettare l'evento nei confronti del quale avevo già preso accordi formali con vari amici: Giancarlo e Samantha dei nostri, Pietro Guerrato dell'Atletica '99, Rosario Antonuccio del Gruppo AVIS di Novara ed Enzo Magno dell'Atletica Trecate. Tutti in un solo punto... tutti, sì, proprio tutti, perché quando arriviamo, alle 8.15, ci siamo solo noi, Spadaro (l'organizzatore) e Antonio Vasi (risulterà primo assoluto, dopo l'ottimo secondo posto ottenuto la settimana scorsa a Castelletto Ticino).
A posto con le pratiche può avere inizio la gara, che come ricorda Giancarlo nel suo blog, è più una "prova di forza" o di coraggio, di resistenza e di equilibrio, soprattutto per chi, come tutti noi, escluso Pietro, non ha le chiodate, ed è costretto non a correre, bensì a trascinarsi scivolando sulla neve. E, nel mio caso, a cadere parecchie volte, che sarebbero state molto di più se nei tratti infangati con curve a gomito gli alberi non avessero fatto il loro dovere di "liane" e "sorrettori". Dei veri e propri "punti" in cui appendersi, fermarsi e ripartire di slancio... sì, insomma, ripartire e basta, o tentare di farlo.
Tre giri come per i migliori cross del novarese, ma io già al termine del I° rallento e assesto un'andatura da allenamento lungo-lento, più che per cautela muscolare, per non franare più di quello che avverrà. Comunque, per i 24 atleti partiti ed arrivati, c'è ad attenderli la ricca borsa delle premiazioni di categoria. Ottima ricompensa, dopo la faticaccia!
Nota di merito, come dicono gli  anglosassoni "last but not least", a Valentina Belletti, simpatica ragazza che oltre al sostegno morale ha dato sfogo alla sua dote artistica, scattando per ogni giro diverse foto ai concorrenti.

Lamberto Colombo

2 commenti:

  1. ...Enrico.23/01/13, 09:26

    Splendido.
    ...Enrico.

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  2. I cross non vanno sottovalutati, le condizioni meteo e quelle del percorso possono influire notevolmente sulla prestazione. Queste gare vanno preparate con allenamenti specifici, sopratutto con potenziamento muscolare e allenamenti anche su percorsi accidentati e con saliscendi. Lo sforzo è sempre e comunque notevole nonostante la brevità delle distanze, ma comunque nonostante tutto è piacevole correre in scenari, percorsi e condizioni mai uguali.
    E i cross continuano...
    Giancarlo

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