22.05.2013 - ALZATE DI MOMO (NO), Corsa del Cirabebè, di L. Colombo

La seconda edizione della Corsa del Cirabebè (che come ricorda Enrico, altro non è se non la libellula) ad Alzate di Momo si incastra alla grande tra la quarta tappa del GP Novarese e lo start ufficiale che verrà dato domani a Besnate per il Giro del Varesotto.

Per questa settimana decido che "possono bastare" la corsa di Momo e la staffetta vittuonese di sabato: la condizione non è al massimo e se devo dirla tutta, sono ormai una decina di giorni che accuso una certa stanchezza muscolare.

Comunque sul posto, ad attendere la partenza che sarà data alle 20 per questi 6 km e 150 metri circa, ci attende già Enrico, carichissimo con la macchina fotografica... ed anche una serie notevole di top runners, a partire da Giuseppe Bollini e Salah Ouyat, Andrea Maltagliati e Michele Rossi.

Mi concedo 15 minuti di riscaldamento, che sarebbe già un tempo ben superiore all'abitudine, per testare il percorso di gara, "misto" da volantino, ma all'atto pratico per la maggior parte sterrato... e che dai giorni e dalle settimane dalle quali veniamo conserva ampi tratti fangosi e sdrucciolevoli. Comunque un bel percorso, sicuramente non "da tempo", ma molto tecnico e che può mettere in crisi gli atleti più preparati, magari abituati ai grandi rettilinei.

La partenza è puntuale, anzi con 60 secondi in anticipo: parto dalle retrovie, controllando il ritmo e procedendo oltre i primi 1000 metri in 3'53'' (anche se, poi si scoprirà che proprio il primo km era leggermente "falsato"). Sono partito con una tranquillità che raramente mi ha contraddistinto alle serali, anche perché nei primi 200 metri sono stato "imbottigliato". Sta di fatto che mi ritrovo a 150 metri da Bollini, che in quel momento stava dando tutto e che già, in pole, aveva dato una trentina di metri al gruppo che immediatamente inseguiva. A 50 metri ho il Maltagliati, che studia ancora la situazione e concluderà con un brillante 9° posto, sugli oltre 200 presenti.

A questo punto abbasso il ritmo, non voglio andare in sofferenza e questa sera voleva proprio essere un "allenamento": così lo sguardo perde Bollini che si allontana (poi chiuderà in 4^ posizione) e tutti i primi della classe, mentre il terreno comincia a perdere la sua stabilità e si corre per un buon tratto... praticamente in "obliquo". Difficili gli appoggi tra 3° e 5° km, anche qualche pozzangherona da saltare e l'attenzione catalizzata a non "volare" sul fango (in alcuni punti quasi ci si ferma). Il ritmo ne risente, è un peccato perché non stavo andando tanto male. Chiudo infine, dopo essere tornati sulla strada per 200 metri di rettilineo finale, in 26'26'' (media: 4'18''/km; circa 60° da classifica).

Giungono al traguardo, dove ad immortalarci c'è l'insossidabile Dario Antonini col mitico giubbetto rosso, anche Enrico ed a seguire mio papà. A concludere la serata dei goliardici scambi di battute con Ouyat, vincitore, la cui disponibilità era già nota a QDVB per via di alcune ricorrenze nel biellese, e con Bollini, che finalmente riesco ad incontrare di persona, dopo aver tanto - e solo - letto dalle pagine del suo blog.

Lamberto Colombo

Foto [Dario Antonini]

Racconto e foto di Enrico, su Un Traguardo per Tutti