martedì 2 giugno 2015

31.05.2015 - PER MOLTI MA NON PER TUTTI: CORTINA DOBBIACO RUN di Ilario Brignoli

La corsa nelle dolomiti.
Dopo le vacanze a Dobbiaco e l'azzeccatissimo suggerimento di un caro amico  la voglia di iscriversi a questa originale competizione era tanta e a Natale il mio "auto-regalo" è stato proprio il pettorale 803 che ieri mattina mi ha accompagnato lungo i 30km del percorso di gara. Non un trail, non una vera e propria corsa su strada: l'inusuale distanza di trenta chilometri è contraddistinta da una prima parte in leggera, costante e inesorabile salita che  porta dopo circa quattordici chilometri e oltre trecento metri di dislivello positivo al Passo Cima Banche. Qui si scollina e si inizia la discesa, ripida e insidiosa nella primissima parte, che catapulterà i podisti dopo trenta chilometri a tagliare il traguardo posto nel bellissimo parco del Grand Hotel di Dobbiaco. Distanza insolita, non una mezza non una maratona: terreno insolito con partenza e arrivo su asfalto ma con la quasi totalità del percorso contraddistinto da sterrato e nei passaggi più duri addirittura pietraie tipiche dell'ambiente montano. Non da ultimo, un panorama da trail, che dalla provincia di Belluno in Veneto ci accompagnerà in quella di Bolzano in Alto Adige.
Appuntamento sabato mattina alla piazza mercato sotto casa: la trasferta è stata ottimamente organizza da Marco della A.S.D Amici dello sport Podistica Castanese. Viaggio in pullman, atmosfera da gita scolastica, scherzi e risate fan passare velocemente le cinque ore di viaggio e all'ora di pranzo siamo già al ritiro pettorali (e al primo giro di birre medie, vivamente sconsigliato prima di una gara così lunga).
Pomeriggio turistico (anch'esso sconsigliato prima di una 30km), e trasferimento nell'incantevole località di Monguelfo all'Hotel Seehof. All'aperitivo la tensione pre gara viene affogata con una dose abbondante di ottimo Prosecco locale: abbiamo così onorato pienamente la lista di tutto ciò che sarebbe stato meglio evitare prima di una gara così impegnativa. Cena ottima e abbondante e a letto presto.
Domenica 31maggio: arriva il gran giorno e con due gel nei pantaloncini, un buon carico di carboidrati ed un cerchio alla testa tipico di un post-serata in discoteca incontro Stefano pochi metri dietro il gonfiabile della linea di partenza. Sparo puntualissimo alle 09:30 (da queste parti la precisione è d'obbligo) e da Corso Italia a Cortina d'Ampezzo si attraversano un paio di incroci per finire immediatamente sul percorso ciclabile. Partenza regolare, nessun problema di "traffico", e dopo il cartello del primo chilometro si inizia a salire. Cerco di non eccedere nel ritmo: la pendenza, seppur modesta c'è e si fa sentire. Si entra così sul tracciato della ex linea ferroviaria che collegava le due località e all'ottavo chilometro la salita, l'altitudine e l'alcool della sera precedente hanno la meglio mandandomi addirittura in crisi: perdo parecchio terreno dal mio compagno di squadra e solo dopo un paio di chilometri ritrovo la giusta concentrazione ed il giusto passo nei pressi del secondo ristoro. Anche la fantastica cornice di pubblico a fare il tifo tiene alto il morale dei partecipanti, ho quasi perso il conto di quante volte ho battuto la mano ai bambini presenti lungo il percorso. Finalmente dopo il cartello del km14 si scollina e si inizia la discesa con una prima parte  decisamente ripida e difficilmente gestibile. Chiudo il passaggio a metà gara con gli ultimi mille metri fatti in 3'52'': dopo aver arrancato in salita con ritmi decisamente inferiori una scritta del genere sul display del gps non può che mettermi di buonumore. Si prosegue con pendenze via via più attenuate: una particolare curva nel bel mezzo di una pietraia ricorda il celeberrimo cavatappi del circuito californiano di Laguna Seca  e per poco non ci scappa l'uscita di pista...
Siamo oramai oltre il lago di Landro ed in vista del passaggio al ventesimo chilometro dove finalmente si ricomincia a correre in piano con buona pace delle gambe di tutti i presenti. La frescura delle valli dolomitiche lascia il posto al calore del sole mentre passiamo a fianco del Lago di Dobbiaco. Nell'ultima parte di gara le gambe girano veloci  con medie inferiori ai 4'10''/km ed in men che non si dica siamo di nuovo sull'asfalto dell'ultimo mille. Finalmente entriamo nel parco del Grand Hotel: ultimi metri transennati, tappeto rosso e linea del traguardo attraversata in 2h14min35sec...
Ringrazio Stefano per i trenta chilometri di compagnia e gli amici della Podistica Castanese per l'ottima organizzazione del weeekend... ora finisco di reintegrare a suon di birre i liquidi persi durante la gara.

Ilario


PS un grazie particolare a Giamma per l'ottimo servizio pacer del mio ultimo lungo!!!!

4 commenti:

  1. Grande prestazione cronometrica, sopratutto con terreno abbastanza ondulato, veramente GRANDI, vedo con piacere che, comunque, non avete rinunciato ai "piaceri della carne" questo mi fa ancora più piacere... Angelo

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    1. Grazie Angelo: ricevere i complimenti da uno che ha nelle gambe più chilometri di alcune auto che ripara è un onore!!!!

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  2. A leggerla così sembra una bella corsa....ma mi sà bella tosta !! Complimenti, sempre "sul pezzo" (e "sulle gambe"), ben preparata (me lo dicevi alle "Terre Verdiane") e fatta "in allegria". Cosa di meglio ???

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    1. Grazie Guido: di meglio speriamo di fare il 4ottobre!!!!!

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