Trasferta in quel di Busseto in occasione della diciottesima edizione della Verdimarathon: quattro diverse distanze con partenza unica da Salsomaggiore(9,1- 21,097- 29,8- 42,197 km). Dopo la sveglia brutale alle 4:00 ed il viaggio sotto una pioggia incessante siamo in sette a bere l'ultimo caffè in attesa dell'autobus che ci porterà alla partenza della competizione: sei maratoneti (Sara, Walter, Pier, Osvaldo, Bruno, Guido) e... "un mezzo" (io). Tra l'attesa per il proprio turno all'unico bagno del locale (dovrebbero dedicare un trattato su come l'ansia da prestazione inibisca o meno determinate funzioni fisiologiche) ed un giro di scommesse semi-clandentine sul probabilissimo nuovo P.B. dell'unica rappresentante del gentilsesso presente tra di noi, i minuti scorrono veloci e ci ritroviamo finalmente sulla navetta per il trasferimento a Salsomaggiore.
Ovviamente continua a piovere: durante le fasi di riscaldamento lungo il rettilineo di partenza incontro Antonio Capasso (deve essersi fatto clonare, non è possibile incontrarlo ovunque) e ne approfitto per salutarlo e farmi realizzare un paio di scatti in esclusiva.
Pochi minuti prima della partenza riesco a salutare il resto della truppa e vado a prendere posto nelle prime file dello schieramento trovandomi (segno del destino) spalla a spalla con l'unico pacer delle tre ore presente in gara: sarà lui a farmi da riferimento per mantenere i tanto sospirati 4'16"min/km che mi consentiranno di scendere sotto il muro dei novanta minuti.