Sentivo i propositi dei partecipanti e, molti, erano assillati da varie paure e vicissitudini.
Nel mio caso consideravo già un mezzo miracolo arrivare al primo traguardo dei trentuno km; ed ero tranquillo di non potere pretendere altro se non una gita in luoghi comunque bellissimi in ottima compagnia.
Mi consolava il fatto di fare un pò da "organizzatore" essendo, quasi, decano della manifestazione.
Tuttavia si nascondeva dietro l'angolo una forte emozione... si è materializzata la mattina della domenica... poco prima delle otto.
Andiamo con ordine, viaggio tipo scolaresca, pulmino nove posti, allegria, battute, canzoni anni settanta cantate a squarciagola, ritiriamo i pettorali, cena nel solito ottimo ristorante Faentino, passeggiatina in centro, poi a nanna, perchè la mattina seguente è già Passatore e Roberto, nostr org. rag. cons. e quantaltro, ha detto che se vuoi sederti, sul treno delle otto e venti per Firenze, devi essere in stazione per le otto; aveva, come al solito, ragione.