17.05.2013 - Novara, Corsa per Casa Alessia, di L. Colombo

In pochi sanno che Novara è una città costruita su una "rocca"... non proprio una montagna, per carità, ma un territorio in dislivello. Infatti, nelle gare che si svolgono lì, e principalmente quando ci si avvicina al centro, si ha sempre l'impressione di correre in salita, almeno leggermente.

L'occasione per correre questo venerdì sera ci è offerta da una iniziativa benefica, a favore della Onlus 'Casa Alessia'. E il ritrovo è fissato in Piazza Martiri, pieno centro. 6,2 i km, da percorrere "su e giù" per il parco lì vicino e le vie che tagliano il centro storico della cittadina.

Una gara complessa, lo si può dire: molto utile in preparazione alle impegnative gare che mi attenderanno nel varesotto e nel biellese. "Raccolto" il Matteo Massara al Corallo di Mesero e giunti a destinazione, dopo poco riscaldamento si parte: direzione parco. Capisco che "non ce n'è" quando dopo nemmeno 1000 metri perdo la lepre con la maglia verde con la quale ero partito forte. Vengo così ripreso e superato in breve tempo dal compagno dell'Atletica di Vittuone, quando la prima salita mette a dura prova i quadricipiti: 100 metri e si sale, si sale, si sale... fino a quando si raggiunge la "sommità". Breve discesa per tornare verso Piazza Martiri e poi una serie di zig-zag tra le vie, come si diceva, in falsopiano.

Terzo chilometro e discesone "dalla rocca" (non sapevo nemmeno di questo tratto a pochi passi dalla movida novarese): 200 metri di rettilineo e ancora su, a scalare le "collinette" del parco ed a rientrare nuovamente direzione traguardo... che si passa, e si procede nella direzione opposta alla partenza. Qui siamo in pieno centro, tra le gente che applaude e guarda sorpresa sorseggiando l'aperitivo. Di nuovo una serie di passaggi intestini per il cuore di Novara e ultimi due chilometri di circonferenza, questa volta (finalmente!) esterna al parco.

In settimana non sono riuscito a "defaticare" dopo esser stato impegnato in una buona prova martedì, causa piogge continue e temperature non piacevoli, e in gara la pesantezza muscolare non ha mancato di farsi sentire. Matteo, che non riesco mai a "tenere", se non per un breve tratto in cui sono stato in vantaggio, tra quarto e quinto chilometro, mi anticipa di 16''; io chiudo in 27'51'' (media: 4'30''/km).

Lamberto Colombo

Foto [Dario Antonini]