E’ il mio secondo
racconto da quando sono iscritto a Via Baracca. Il primo l’avevo
fatto in occasione della mia prima, vincente, Maratona il 15/4/2012.
Oggi voglio raccontare una storia diversa.
Il luogo e l’occasione
sono sempre quelli: Milano City Marathon.
Bene, siamo in tantissimi
di QDVB e “simpatizzanti” oggi presenti, sia per staffetta, che
per maratona.
Fra i maratoneti, chi
alla prima, chi veterano. Un gruppo eterogeneo insomma.
Partiamo in “carovana”
destinazione Molino Dorino e quindi via, ai nastri di partenza !
A differenza di tutte le
altre maratone a cui ho partecipato, non ho in mente uno schema
preciso sui tempi da tenere. So’ di non essere in forma, causa
soprattutto scarso allenamento, ma ho un obiettivo: fare il personale
! D’altro canto ho da poco fatto Brescia, chiusa lontano dal
“personale”, ma comunque sotto le 4 ore. Parto piuttosto forte
per i miei usuali ritmi. La giornata è bellissima e soleggiata. Un
po’ di caldo. Ho fortunatamente seguito il consiglio datomi e corro
solo con la canotta. Questo aiuta.
Si certo, un po’ di
delusione c’è, ma non bisogna dimenticare il motivo per il quale
(vale per me) si corre: mantenersi in salute, aiutare ad affrontare
con più energia i problemi grossi e piccoli che a ciascuno di noi
(chi più chi meno) la vita riserva. Una componente importante dello
stile di vita, che non deve diventare una “fissazione” od
addirittura portare a minare il proprio fisico. Ma non è mica finita
qui !
In Piazza Duomo, mi fermo
a prendere un po’ di sole,vedo passare tanti amici, saluto,
incito, mi diverto!
Adesso sì che le cose
cominciano ad andare veramente bene. La tensione e la leggera
delusione si stemperano. Da Duomo prendo il metrò e scendo a
Cadorna, faccio ancora un po’ di strada con i maratoneti,
re-infilandomi nella corsa, poi taglio per Parco Sempione, qui
corricchio a ritmo “passeggiata”, riassaporo tutte le belle
sensazioni della corsa. Il parco è pieno di gente, chi con i
bambini, chi semplicemente fa una passeggiata. E’ una festa !
Mi rimetto ancora nella
gara, quasi all’altezza dell’arrivo e trovo …. THE PRESIDENT,
Fabione, con Tina e Michela. Quasi abbatto (inciampando) il piccolo
rinfresco da loro predisposto, rovescio un po’ di vino, vengo
sgridato (ehhh, ehhh !) dal President perché affetto il salame
anziché mangiare quello già affettato …. E mi godo gli ultimi
metri facendo quasi finta di averla fatta tutta la maratona (che
“solone” .
).
Bene così insomma: ci ho
provato (a fare il personale) e non sono pentito di averci provato,
mi sono divertito ed ho pure preso degli applausi quando durante la
gara (prima del ritiro) consegno una bottiglietta d’acqua vuota ad
una (gnoccolona) del pubblico anziché buttarla a terra! Il mio
fisico sicuramente ringrazia…..
E la prossima volta ……
Guido
commentare è difficile, non ho capito se il tuo era un guaio fisico, allora va benissimo, se hai rinunciato per un ritardo di qualche minuto sul tuo tempo ideale non sono d'accordo. Non riesco a concepire; il divertimento, la gioia della corsa( quanto mi manca ) è indipendente dal cronometro. Adoro i maratoneti come Giamma, lavoro, serietà, tenacia, quindi risultati, ma so che Giamma non lascerebbe per una giornata storta, oh quante ce ne sono, ma solo per salvaguardare la salute. Comunque complimenti Grande Guido, ho letto che il coraggio non è tagliare il traguardo ma presentarsi alla partenza, ci saranno, sicuramente, tante altre occasioni.
RispondiEliminaIl problema fondamentale è che al 27 mi sentivo più o meno come mi sentivo al 38 di Brescia... troppo provato. Ho pensato che arrivare fino in fondo per il mio fisico sarebbe stata troppo dura. Cautela insomma, non perche' ero già "rotto", ma perche' non volevo "rompermi". Perche' la corsa mi piace e voglio continuare a praticarla, come mezzo per stare in salute, non un fine al quale subordinare il benessere, tutto qui'. Ciao grande Angelone e grazie del commento !!!
EliminaCredo che l'aspetto + bello di questo sport sia l'eccleticità:
RispondiEliminaGiamma 2h 53'
Mike 5h 35'
Il I° soddisfatissimo per l'ennesimo P.B.
il secondo sono certo ancor d+ per il miracolo di aver prestato le sue gambe a Nicolò per quelle quasi 6 ore!!! ;-)
Come fa notare Fly i punti di vista sono tanti come i modi e le motivazioni che ci portano dalla partenza al traguardo di qualsiasi corsa.
EliminaLa mie soddisfazioni sono di aver accettato una proposta "scomoda", dato che le maratone le avevo chiuse da anni in un cassetto, di averla onorata (con fatica ...) per sostenere una buona causa e di aver fatto felice chi teneva tanto a questo progetto e mi ha chiesto aiuto.
Guido, hai fatto bene a mettere le mani avanti, prima che spuntino reclami sul web, di un certo tizio furbetto col pettorale n.412 che ha tagliato la maratona utilizzando i mezzi :)
RispondiEliminaScherzi a parte, io ti stimo lo stesso! ci hai provato, e questo è già segno di forza. Poi si sa che tu hai delle forte potenzialità e sicuramente la prossima la farai come vuoi tu!
Ammiro tanto chi arriva alla fine...anche se straziato...ma sulle proprie gambe..ma tu l'hai gia fatto in passato, quindi per me rientri nella categoria CORAGGIOSI!
e la prossima volta....andrà meglio di certo!
sara
Grande Guido ..ammiro la tua lealtà .
RispondiEliminaNe hai fatte e ne farai ancora tante di maratone ,di questo ne sono certo
Grazie per il tuo sincero commento
Commentare o meglio giudicare è difficile come scrive Angelo.
RispondiEliminaOgnuno di noi ha una sensibilità diversa nell'affrontare le difficoltà sia fisiche che psicologiche. Guido è un prudente e si è comportato rispettando i suoi parametri. Forse con qualcuno a fianco nel momento di crisi avrebbe trovato motivo di non ritirarsi dato che, pur accorciando la strada, è arrivato al Castello bello pimpante.
Come cantava De Gregori: si è ritirato Guido, Guido è vivo!