martedì 17 aprile 2012

15.04.2012, Milano City Marathon (Staffetta), di M. Romanini

Per il secondo anno consecutivo mi iscrivo come staffettista alla MCM, ancora per il team 'Abbraccio', ma questa volta con una delle squadre assemblate da noi. Ci chiamiamo 'ABBRACCIAMO I DELFINI', in onore all'associazione che ci supporta e ad uno degli obbiettivi che si è prefissata. Siamo in ordine di partenza io, Michela, Carlo e Fabio, assortimento che più vario non si può, questo è il bello della staffetta.
Le previsioni danno pioggia, spero che si sbaglino, ma già al risveglio il rumore delle grondaie fa capire cosa ci aspetta. Il ritrovo AVIS di Via Baracca piano piano si popola, alle 7 ci siamo tutti. No, mancano Giamma e Ivano, i due eroi di Treviso.


Destinazione Molino Dorino, incontro con la sezione "Arluno Marathon", foto di gruppo a cura di una "bella signora" richiamata dal fascino di Renatone. Eccoci a Rho Fiera, piove ancora, per fortuna il lungo tragitto verso la zona partenza è tutto coperto. E' l'occasione per una piacevola chiacchierata con Giusy, quella che 3 anni fa ci guardava con diffidenza, che in inverno non correva per il freddo e che oggi corre tranquillamente la mezza maratona. Arriviamo nel cuore della zona partenza, è un flusso continuo di persone, la pioggia ogni tanto dà tregua. I nostri maratoneti sono pronti, noi staffettisti abbiamo tempo e andiamo a bordo strada a tifare. Vediamo passare tutto il gruppone, riusciamo a salutare solo qualcuno, sono tantissimi. Salutiamo Renato, Carlo e Giusy che faranno la terza frazione e partono per Porta Venezia. 
Tocca a noi, il clima delle staffette è molto più rilassato e goliardico, è una grande festa colorata, per noi di 'Abbraccio' è l'azzurro il colore base. Consegna borse: solo due camion... Dentro la gabbia con Oriano, Pier, Marco Sandrin, Emiliano, Ivano e Giux, l'attesa è più lunga del previsto, deve essere rimossa un'auto parcheggiata sul percorso. In spregio alla maratona e alla domenica ecologica!
Si parte, noi baracchini ci siamo riproposti di correre insieme, lo facciamo con calma mentre attorno a noi si scatena la bagarre, sembra questa la vera gara. Marco tende a rimanere indietro, non ha ancora smaltito la levataccia, ci adattiamo volentieri al suo ritmo. Pier è silenzioso, con Oriano è uno spasso. Stadio Meazza, poi Trenno, Marco dà segni di risveglio e possiamo aumentare il passo. Col cellulare chiamo Valter per annunciargli il nostro arrivo ben prima del previsto, il giovane adesso fa il ganassa, tenta perfino di lasciarci indietro. Naturalmente è un gioco, che ci porta in fretta alla zona di cambio, meglio disposta rispetto all'anno scorso. 
Troviamo senza problemi i nostri compagni, Sara, Valter, Miky e Bruno, passiamo loro il testimone sotto forma di chip, buona corsa amici! La nostra continua fino a Piazzale Lotto, dove al ritiro sacche ... solo due camion! 

E intorno il finimondo. Borse dappertutto, nell'acqua, sotto i piedi, lanciate dai camion mentre sotto una folla disperata alza i pettorali in aria sperando che gli addetti li leggano. Momenti di panico, di tensione, di rabbia, è come se si fosse rovesciata la scatola di un puzzle da 2000 pezzi. 
Ogni tanto qualcuno trova la propria borsa, contento lui ma contenti noi, uno in meno che cerca. Siamo bagnati e ormai freddi, la condizione migliore per ammalarsi. Giriamo nella palta come alluvionati alla ricerca degli oggetti più cari, in questo caso vestiti asciutti. Sembra impossibile ma alla fine il puzzle si ricompone, però è passata un'ora, andiamo direttamente al traguardo. Giamma è già arrivato, fenomenale come sempre, speriamo di vedere gli altri. 
Appostati al cartello del km42 ci vediamo oltre un'ora e mezza di arrivi. Ecco Pierangelo, distrutto ma con il PB a 3.38, sette minuti dopo Valerio, fresco, sorridente, si ferma a salutare la famiglia, anche lui PB. Poi Cesare, finalmente rilassato  e allegro, così come Gianni che a Barcellona aveva patito non poco gli ultimi metri. Passa Guido ma non lo riconosciamo, Marco Venegoni abbozza un sorriso dietro una maschera di sofferenza, Andrea Berra è ancora peggio, distrutto da dolori muscolari zoppica vistosamente ma conclude correndo. Altro record personale per un gagliardo Kaprottik, che indossa perfino il giubbino antivento,  mentre anche Andrea Pirovano ci sfugge.  Passa Angelo, il supplente roccioso che timbra il suo 24° arrivo in maratona, poi ecco i nostri ultimi frazionisti, Fabio, Oriana, Patrizia e Michela, fradici di pioggia ma raggianti il volto, mentre l'esordiente Laura (4.49) ci raggiunge al box Abbraccio nell'attesa di Simona e Niccolò.  

Eccoli! Circondati da delfini volanti, bandiere marziane e tanti podisti ci aggreghiamo a loro per duecento metri di pura euforia con la regia di Fabrizio Cosi. 
E' finita, per tutti, è il momento delle somme, dei commenti, del mettere via i ricordi più belli. 

La nostra tradizione ci vuole al Pub di Andrea Porrati per un mega ristoro in compagnia: grazie baracchini, abbiamo aggiunto un nuovo epico capitolo alla storia della società. 
Grazie Simona, grazie Nick, per averci dato l'occasione di vivere una giornata che non sarà dimenticata.


Michele Romanini




Commento approfondito sulla MCM, a cura di Giancarlo Frangiamone (CorriamoTutti)

Le foto della giornata, sul sito della MCM, su AndòCorri e su Podisti.net

1 commento:

  1. ...Enrico.18/04/12, 11:01

    Complimentoni a tutti i partecipanti baracchini. Nonostante la pioggia il sole che portiamo dentro emerge sempre deciso e fotrissimo. Un Abbraccio.
    Ciaociao.
    ...Enrico.

    RispondiElimina