20.04.2012, San Giovanni di Oleggio (NO), Notte di San Giovanni, di L. Colombo

"Elogio della follia". Così, Erasmo da Rotterdam intitolava la sua opera più celebre. Così, potrei cominciare il racconto della (dis-)avventura che mi ha portato, nella serata dello scorso 20 Aprile 2012, a partecipare alla gara podistica serale di 6 km, ad Oleggio (località San Giovanni).

Tutto comincia da un lungo stop, dovuto ad uno strappo o affaticamento significativo all'adduttore della coscia destra: di fatto, dopo nove giorni ai box, e col problema che non accennava ad andarsene, decido di uscire a farmi una corsetta. "Non molto lunga", penso, perché dopo vari giorni di riposo e con una condizione non esattamente ottimale, è meglio rimanere cauti. Rientro così a casa, dopo circa 5 km, alle 17.22 e noto, sul cellulare, la chiamata dell'amico dell'"Atletica '99" Livio Della Vedova, risalente solo ad un minuto prima. Mi affretto così a chiamarlo: lui, mi informa che parteciperà, da lì ad un paio di ore, alla gara in programma proprio a San Giovanni di Oleggio, quella manifestazione che mi era stata indicata una settimana prima da Mr. Pozzali e della quale mi ero completamente scordato.

Per qualche malsana idea o disfunzione neuronale, decido di accettare l'invito a prolungare la mia agonia muscolare e fisica. Sono le 18, il tempo di sistemarmi e cambiarmi e si parte. Raggiungeremo il luogo dell'evento alle 18.45. Livio ha fretta di scaldarsi ma io prendo tempo, essendo reduce da un "riscaldamento" più che sufficiente.

Con mio sommo stupore, da poco passate le 19, scorgo una maglia bianco-rossa appostata nei pressi della zona per le iscrizioni: lo riconosco, è proprio Mr. Pozzali! E di seguito, spuntano altre maglie dello stesso colore e "firma". Ecco dunque Sara, Giovanna, Valter e Fabio. "Bene - penso -, qualcuno della Via Baracca non manca anche questa volta".
La partenza è prevista per le ore 20: dopo 200 metri in discesa, in una via molto stretta, ove vige la "legge del più forte" e non quella del "più veloce", vi sono ancora 800 metri di strada: poi, il percorso, per i rimanenti 5 km, si immerge nelle campagne limitrofe. Suggestivo il passaggio, dal 3° al 4° km, in un boschetto ove l'attenzione deve essere concentrata sui molteplici rami ed arbusti sporgenti che intralciano, e non poco, la marcia. In effetti, la mia corsa è diventata, dopo la metà di gara, una vera e propria (o quasi) "marcia". Riservo le forze, perché le gambe, ormai affaticate, non reggono il ritmo della partenza, al di sotto dei 4'/km. Così, vengo superato da Livio e Pier attorno al 3° km: ottima la prova di quest'ultimo (non sembra proprio reduce da una prova di 6 ore di corsa e, a maggior ragione, in preparazione per il prossimo "Passatore").

Lamberto Colombo


Il servizio fotografico, a cura di Arturo Barbieri [Podisti.net]