Dalla tempesta al caldo torrido. No, non è il nuovo titolo di Coelho, bensì la fenomenologia delle condizioni atmosferiche, così come esse hanno preso forma da ieri sera a questa mattina, occasione di ritrovo a Turbigo per la 35a Camminata non competitiva "5 Cortili", organizzata dalla locale ProLoco.
Dopo esser stato tentato il giorno prima dal buon Flavio ad unirmi alla "StraSomasca", dirotto le mie intenzioni podistiche in una meta che mi consenta di "allungare" e, così, anche di smaltire le fatiche della serale che ho corso "in casa" venerdì. Sono ancora molto affaticato dai primi km corsi a Mesero (i primi due sono passati alla media di 3'40''/km), e dal tour de force (8 allenamenti in 11 giorni) al quale mi sono auto-obbligato in vista di "E...state Correndo", terminato pochi giorni fa.
Così, dopo la bufera di pioggia della sera di sabato, sveglia alle 7.30, e ancora il maltempo che imperversa, tanto che la voglia di andare a correre e di prendersi tutta quell'acqua per un "lento" scappa velocemente. Comunque la partenza a Turbigo è fissata per le 9, e c'è tempo di attendere e "stare a vedere se le condizioni diventano accettabili" (e così è, alle 8.15).
La lunga coda all'iscrizione non mi consente il riscaldamento ma solo pochi minuti di stretching. Peraltro, il momento dello start sarà prorogato di quasi venti minuti, causa lo spostamento di una "Kia" rossa... posizionata dal versante esattamente opposto ai nastri che darebbero il via all'agonismo...
Partenza soft dunque: il primo km lo dedico a testare le gambe con qualche allungo, il che mi è necessario per seminare le formazioni schierate a testuggine delle varie famiglie, con annessi bambini.
Poco più di 300 i partecipanti a questa manifestazione, cui una buona fetta è composta da gruppi ed associazioni turbighesi.
Sul tracciato dei 10 km poco da dire, oltre al fascino ed alla - inaspettata - difficoltà, in termini di tecnicità: se dovessi buttare delle percentuali, 60% piano (falsopiano, in realtà), 30% in salita (e che salite!), 10% in discesa.
Molto belli i passaggi schizofrenici tra l'alzaia del Naviglio e le "Corti". Si ha subito modo di apprezzare i saliscendi al 1° km, quando una lunga pendenza di 300 metri porta fuori Turbigo; e ancora, al 3° km, il muro! Una salita pazzesca, che mi porta alla mente i "bei (?) ricordi" della Armeno-Mottarone 2011. Una salita infinita, oltre 400 metri... per fortuna al termine di essa ci aspetta il ristoro.
Al 5° km passaggio nuovamente per la Piazza "C. Bonomi", dalla quale avevano preso il via le danze, e di nuovo su per la salita che porta fuori dal bel centro abitato. Grazie al cielo, il "muro mottaroniano" è stato abolito per il bis, così che si percorre 1 km di sterrato (l'unico pezzo del percorso non su strada di oggi) prima di rientrare in paese e zig-zagare tra le vie per "incrementare" i km.
Lamberto Colombo
Le Foto, su Antonini-foto.it
Coinvolgente racconto "filo-psico-tecnico" che mi ha permesso di correrla ugualmente questa "5 cortili" nonostante sia dovuto rimanere a casa ad inventarmi infermiere casalingo e quindi dare forfait: tutti con la febbre. Degli splendidi scorci paesaggistici della zona me lo avevano raccontato e viverli sarebbe stato davvero D.O.C. Sarà per la prossima. Vai Lamby.
RispondiElimina...Enrico.
Manifestazione che non conoscevo e che sicuramente merita di esser tenuta presente l'anno prossimo. Buone corse a todos..
RispondiEliminaLamberto
L'ho fatta nel 2003 e mi ricordo ancora bene le salite di cui parli e i bei passaggi.
RispondiEliminaCmq quella maglia ti toglie almeno 40-45"/km !! ;-))
sicuro!!!!
EliminaPossiamo anche ritenerli gli anni che passeranno prima di rivincere qualcosina, ina, ina ?
Elimina...Enrico.
Lamby, come cronista non hai nulla da imparare, come abbigliamento devi ancora studiare molto. Soprattutto che atletica e calcio sono diversi (anche se si praticano entrambi negli stadi) ;-)
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