Giorno 6,
martedì 13 agosto, Loano-Noli 30 km, 152totali, -210 alla fine
(Ricorrenza
morte nonno Giuseppe)
Tra Ranzi e Borgio Verezzi un altro paio di interruzioni; una pianta sradicata
sul sentiero ed un cantiere. Qualche altra variazione rispetto alla guida e
tratti a cui porre elevata attenzione alternati ad alcuni diciamo poco
panoramici. Infine tra S. Bernardino e
S.Cipriano un cartello che dice: “Attenzione!
Mercoledì e Domenica caccia al cinghiale!”
A Finale Ligure c/o la Casa Santa Chiara
l’ospitalità è solo per Pellegrini con la credenziale di Perugia, rientro
quindi in treno alla mia base di Andora.
Alla sera
il ritornare in mezzo a tanta gente è reso molto piacevole, dopo le giornate a
temprare se stessi ed il cammino verso i ristoranti per la cena sono un
piacevole defaticamento.
Giorno 7,
mercoledì 14 agosto, Noli-Varazze 29 km, 181totali, -181 a Sarzana (metà della
meta -_
Ricorrenza
morte nonno Giuseppe)
Nel lungo
tragitto odierno in pineta sono le mosche/mosconi la tentazione demoniaca a
turbare la pace e la serenità di questi luoghi. La discesa verso Vado (polo industriale) è un altro sentiero da rivedere
sia per il degrado, la vegetazione rigogliosa cancella per tratti il sentiero,
e ancor più la friabilità della roccia lo rende particolarmente pericoloso.
Almeno riesco ad ultimare questa discesa giusto in tempo ad evitare il
megatemporale all’ingresso di Savona.
Ne
approfitto per festeggiare il superamento dei -200k alla fine con un gustoso
aperitivo guardando i fulmini ed il nubifragio abbattersi sul mare e la città.
Dopo 20’ circa è tutto finito, rimane una lieve pioggerellina a tratti, ma le
strade verso il centro di Savona sono allagate e ad un sottopasso mi tocca fare
un pediluvio alla fine neanche spiacevole. Cattedrale, Torretta medioevale e
passeggiata degli artisti.
All’uscita
dalla città il sole riprende a farsi largo tra le nubi. Consiglio che rimarco,
portare il meno possibile, solo lo stretto necessario; a lungo andare, dopo la
prima settimana anche il minimo peso in più si fa sentire. Lascerò indumenti e
oggetti superflui man mano dagli hospitales.
Soliti
telefoni sbagliati o passati a privati, mi costringono a spostare la prossima
base nella bellissima Camogli che raggiungo in treno.
Siamo a
metà della meta, valido motivo per concedersi il festeggiamento con una
raffinata cenetta “Al faro”, pregiato ristorante vista porto. Fine della VI^
tappa della guida
Giorno 8,
Giovedì 15 agosto, Festa della Assunzione. 0 km, riposo!!
Dopo la
prima settimana ed il raggiungimento dei primi traguardi uniti alla stanchezza
che inizia a farsi sentire, decido di “disobbedire” per la prima volta alla
guida e mi concedo, visto anche che è ferragosto, un giorno di riposo, S.
Messa, mare e riposo.
Giorno 9,
venerdì 16 agosto, Varazze-GE Commenda 36 km, 217totali, -145 alla fine.
Varazze
l’ho visitate più volte nella mia infanzia, avendo trascorso ben 13 anni le
vacanze con la famiglia nella seguente Cogoleto.
Ma ancor più mi richiama il passato
Arenzano col suo Santuario del Gesù Bambino di Praga,
dove a metà anni “70 avevo preso parte alle loro campagne estive, prima da
solo, poi in compagnia di altri amici arlunesi.
Il
superamento dei 200km percorsi arriva in compagnia di due giovani piacevoli
ragazze: Michelle della prossima Genova Crevari
e Kataron, la sua amica olandese che ha conosciuto là dove ora vive e lavora.
Il lungomare dell’Aurelia scorre velocemente chiacchierando con loro ed all’arrivo
alla bellissima abitazione di Michelle, proprio sul mare, sono invitato per un
gradito ristoro con acqua di una vicina sorgente solforosa. Meno male, perché
l’ingresso in Genova città è pesante; tanto asfalto e sole: GE Voltri, Prà, Pegli, Cornigliano,
Sampierdarena, Commenda; col senno di poi meglio li avessi fatti in
autostop o coi mezzi. Fine VII^ tappa dalla guida
Giorno 10,
sabato 17 agosto, GE Commenda-Camogli 26 km, 243totali, -119 alla fine.
VIII^
tappa, si inizia con la visita di Genova
centro città: i caratteristici
carruggi sembrano diventati ahimè il Marocco o la Cina. Il genovese sembra
l’eccezione, l’intruso, anche Via del campo, resa nota dalla
famosa canzone di De Andrè è quasi irriconoscibile. Ciò che rimane immutato è
la maestosità dei principali monumenti: la Cattedrale, il Palazzo Ducale, la casa di
Cristoforo Colombo…
Anche la tratta d’uscita da Genova: Quarto, Quinto, Nervi, S. Ilario,
Bogliasco, Recco è pesante, seppur molto più piacevole della prima parte
d’ingresso (+243 -119). Purtroppo saranno stati i lunghi tratti d’asfalto, il
calore, la fatica, ma al rientro i piedi sembrano due angurie e per precauzione
preferisco riposare anche l’indomani. Non mi fermo più al Monastero dei pur ospitali
Padri Olivetani, di Camogli: il loro
rientro, cena serale compresa, per le 21 ai Pellegrini è un po’ troppo presto.
Vado in
treno così sino a Sestri Levante che resterà la mia “base d’appoggio” sino a
Cammino ultimato. Purtroppo in questo tragitto in treno una spiacevolissima
quanto violenta lite, per fortuna solo verbale, tra due giovani
extracomunitari, rei di dormire coi piedi sui sedili ed alcune signore. Un
brutale tuffo nella realtà mondana.
Giorno 11,
Domenica 18 agosto. Riposo!
La
giornata di “tagliando”-riposo mi consente anche di curare un po’ le numerose
vesciche (ago e disinfettante) a conferma del suggerimento ad utilizzare scarpe e
calze (3 paia) le migliori possibili. Posso fare un po’ di riordino
generale nello zaino, degli appunti, barba e capelli e qualche telefonata, sms a
parenti e amici. Qui a Sestri L. c/o l’Opera Madonnina del Grappa, nella
parte sottostante della chiesa, oltre la tomba del Padre fondatore Don E. Mauri,
tutti gli stemmi dei Comuni di chi ha soggiornato, con la mia presenza anche
quello di Arluno dovrebbe apparire a breve.
Graditissimo l’incontro con due
Pellegrine della Via della Costa, Giuliana e Rita, artefici del contributo
riportato nel sito ufficiale. L’incontro col giornalista/vaticanista di fama
Luigi Accattoli che terrà una conferenza su Papa Francesco. Infine la
conoscenza di Giorgio Haddad, il sacerdote libanese che celebrava la Messa
tutti giorni non che docente di due cattedre universitarie a Milano e Roma.
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