lunedì 10 marzo 2014

09.03.2014 - 7a Lago Maggiore Half Marathon di M. Romanini

Non so se sia davvero il percorso più panoramico d'Italia come recita lo spot di presentazione però posso assicurare che non capita spesso di avere a completa disposizione dalla partenza all'arrivo una strada statale che costeggia il lago a sinistra, tanto verde a destra e attraversa il centro di diversi paesi. E' imponente l'organizzazione di questa corsa a partire dal battello da 1200 posti che trasferisce i partecipanti da Stresa a Pallanza, luogo di partenza e ritiro pettorali.

E' la prima novità di quest'anno, Villa Giulia di Pallanza funge da quartier generale in sostituzione dello storico Palazzo dei Congressi di Stresa. Bella la location, un po' ridotti gli spazi anche perchè la spedizione dei mille, una volta sbarcata, si proietta in massa a destinazione con effetti che lascio immaginare. Doppia fila, la prima per il ritiro busta con pettorale,la seconda
per il pacco gara e la maglietta.
Per me ci saranno i tempi supplementari dato
che al pettorale non sono abbinate le spille. Dopo altre due pazienti attese in coda ottengo quello che serve e posso recarmi nello spogliatoio: il giardino della villa, con vista sul Mottarone innevato.

La seconda novità è il percorso: sono stati eliminati il giro del promontorio di Villa Taranto e il passaggio nella zona verso Gravellona Toce, così si arriva a Stresa dopo 15km e si prosegue fino a un giro di boa che riporta al traguardo. Sulla carta il tracciato risulta più piatto.
Partenza ore 11, il sole scalda gli oltre 2mila partecipanti rendendo consigliabile la canottiera. I tempi ottenuti nel 2013 mi consentono di accedere alla griglia più avanzata, i pacers dell'ora e trenta sono lì vicini.

Il via si svolge senza problemi, c'è sempre chi pensa di correre una gara sul miglio e si fa largo in malo modo per guadagnare ... non si sa.
Mi sono allenato per stare sotto l'ora e trenta, sto bene, il ritmo prefissato non crea disagio e tengo i palloncini a vista. Peccato che loro si allontanino progressivamente ... qualcosa non quadra e decido di fare affidamento sul mio ritmo. Tutto gira al meglio, non faccio fatica, non bevo (questo lo faccio sempre), non uso neppure gli spugnaggi. Il sole di mezzogiorno si fa sentire ma è compensato da una brezza lievemente contraria ma gradevolissima.

Tanta gente a Baveno, tanta gente a Stresa, sentire applausi e incitamenti mette energia, mancano solo 6km e provo ad aumentare. La carreggiata è divisa in due, dall'altra parte transita la prima donna (nona assoluta) e dopo di lei vedo tutti quelli davanti finchè al km 18,5 inverto la marcia e vedo tutti quelli che seguono. Incrociarsi per oltre 3 km è un gioco un po' crudele ma alla fine utile per distrarre l'attenzione dalla fatica cercando sull'altra sponda volti amici abbozzando un sorriso, un saluto, un'alzata di sopracciglia.

I due pacers da gara si sono spaiati, uno è dietro di me l'altro rallenta vistosamente nel finale ma chiude ugualmente 30 secondi prima del pattuito: pessimo servizio.  A me basta aver raggiunto lo scopo e di averlo fatto al meglio: due frazioni da 10k identiche, 42'34 - 42'33, e l'ultimo km in spinta.
Soddisfatto e soprattutto non disfatto. Il ritiro delle borse è difficoltoso, l'addetto non ha ordinato le sacche e riaffiorano i fantasmi della staffetta della Milano Marathon del 2012.
Al ristoro finale emerge il lato oscuro del podista: gente che si porta via 3-4 brioches alla volta, il marciapiede ricoperto di bicchieri e bucce d'arancia (sono biodegradabili ma non sull'asfalto!), i contenitori dei rifiuti differenziati pieni di ogni cosa contraria a ciò per cui sono destinati. Amare considerazioni per un Paese che critica giustamente i vertici: ma cosa si può pretendere se già le radici del vivere civile sono così malconce?

Aspetto le premiazioni di categoria per applaudire il marcallese Giuseppe Fusè di Atletica '99, primo M55 in 1.24 e l'amico Beppe Bollini, 27° assoluto e secondo M35 in 1.15. 
Torno a casa lungo la statale, sull'altra corsia sono in coda da Arona a Sesto Calende, la bella giornata invoglia a una gita al lago ma nessuno la godrà come abbiamo fatto stamattina
noi runners!

Mike



6 commenti:

  1. Gran bel ritmo di gara e nel racconto. Concordo pienamente sulle considerazioni rispetto al (non) senso civico ... Nella mia prima, indimenticabile, emozionante, stupenda (e molto piovosa) Maratona di Milano 2012, proprio lo "sciupio" era stata l'unica nota stonata. Per i "pacer" ... mica tutti si possono permettere (come è successo a Busto) un Mike ! Complimenti ancora per la tua gara.

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    1. Grazie Guido, avevo studiato per passare l'esame e sono contento di averlo fatto senza l'aiutino di due pacers scombinati.
      La maleducazione civica emerge clamorosamente in questi raduni di massa: con la questione delle spille ho lasciato la villa del ritrovo tra gli ultimi e non ti dico quante buste-pettorale vuote, volantini e sacchetti di plastica della maglia tecnica sono rimasti nel parco. Il gene del "vonciume" è purtroppo dominante

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  2. ...il tuo racconto, nonostante gli inaspettati intoppi organizzativi, rimembra le altrettante luminose giornate di sole & ahimè una dell mie prestazioni best 1h 37' (correva l'anno 2010)

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    1. Quei tempi sono in archivio, eri under fifthy, ora si riparte con una nuova pagina di PB, quelli over 50!

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  3. Sempre grande agli appuntamenti importanti e scendere sotto i 90' non è da tutti complimenti!!!
    Le spille di scorta sempre nella borsa, al lago è sempre un bel correre e ha sempre il suo fascino, purtroppo quando i numero si alzano aumenta anche l'inciviltà e ne risente anche l'organizzazione.

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    1. Grazie Gianca, i 90' sono diventati una soglia psicologica, riuscire a stare sotto mi gratifica enormemente.
      Le spille erano nella borsa, la borsa era in macchina, la macchina a Stresa perchè abbiamo dovuto usare la sacca in dotazione.
      Gli imprevisti, quando si risolvono, rendono più colorata la giornata.

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