18 giorni con lo zaino in spalla tra Toscana, Umbria e Lazio, tra foreste millenarie e vallate ricche di arte e di storia. Dai luoghi più noti a quelli meno famosi ma altrettanto affascinanti come gli eremi del Cerbaiolo e Montecasale. Un itinerario a tappe percorrendo i luoghi degli avvenimenti fondamentali della vita di S. Francesco. Terre dalla natura magnifica e da luoghi dello Spirito che i pellegrini percorsero secoli prima di recarsi a Compostela.
Questa volta la colpa è di Gabriella
di Alba che ha postato su uno degli ormai numerosi Siti internet di Cammini/Pellegrinaggi/trekking la ricerca di compagni di viaggio per
un Cammino Francescano. Siamo stati Andrea di Saronno,
Claudia, Marco di Arezzo ed io a condividerne la fatica.
E così martedì 5 agosto, al
mattino presto, dopo le Lodi e la Benedizione del Pellegrino c/o il
Santuario di La Verna (AR), ove si compì il mistero delle stimmate,
cantato da Dante, mai nella storia era accaduto un fatto simile, ci
ritroviamo con i nostri 7-10Kg di zaini sulle spalle ad iniziare
questa esperienza che rimarrà per noi certamente indimenticabile.
Nei 2 giorni
seguenti ci ritroviamo a visitare 2 incantevoli Eremi, prima quello
di Cerbaiolo che S. Francesco nel 1216 scelse come sede della prima
famiglia francescana e l’indomani quello di Montecasale dove
accadde l’episodio “del cavolo”: “Arrivarono 2 ragazzi e
Francesco gli disse di seminare dei cavoli con le radici all’insu.
Il ragazzo che non esegui le dritte di Francesco lo rimandò al
lavoro dei campi, l’altro fu accolto in comunità”.
Dal IV° giorno iniziano le tappe impegnative 27km per circa 8 ore di cammino con arrivo a Città di Castello, ricco borgo di grande interesse.
Il giorno successivo un
emozionatissimo Marco ci lascia, i 4 giorni condivisi in questa
intensa esperienza hanno lasciato il segno.
Ci attende la
tappa più lunga 29Km per 9 ore ma decidiamo saggiamente, vista la
fatica che inizia a farsi sentire, di fermarci prima a Pieve de Saddi
dove, con oltre 100km di Cammino alle spalle, tra verdissime e
silenziose colline ci attende la piacevole Casa vacanze il Pioppo
gestita dai non più giovanissimi ma gentilissimi Davide e Marisa.
Indimenticabile la loro cena,
quanto ci
vuole per affrontare il trasferimento sotto il solleone del giorno
seguente all’incantevole Gubbio (consigliasi ristorante il
Bargello) fra le cui meraviglie imperdibili ovviamente la Chiesa
di S. Francesco e quella della Vittorina, nota per il famoso episodio
del lupo.
L’arrivo ad Assisi al IX° giorno di cammino, il 13 Agosto alla soglia dei 200km, non può che essere ricco di soddisfazioni ed emozioni, incomprensibili per la numerosa folla che assiepa la piazza antistante la Basilica.
L’arrivo ad Assisi al IX° giorno di cammino, il 13 Agosto alla soglia dei 200km, non può che essere ricco di soddisfazioni ed emozioni, incomprensibili per la numerosa folla che assiepa la piazza antistante la Basilica.
Dopo una mezza giornata di meritato
riposo, la visita guidata da un francescano argentino conoscente ed
amico di Papa Francesco è di elevato interesse: i numerosissimi ed
incantevoli dipinti dei più famosi artisti Cimabue, Giotto.., la
tomba del poverello e dei suoi più fedeli amici.. l’intensa
emozione di calpestare e toccare con mano i luoghi vissuti da
S.Francesco e i suoi alla Porziuncola!! …riempiono il cuore e lo
Spirito!!
Dopo un paio di giorni di riposo
comunque dedicati alla visita della città il gruppo di partenza
perde altri 2 compagni d’avventura: Andrea e Gabriella. Restiamo
solo Claudia ed io ma con altri amici conosciuti lungo il percorso.
Abbiamo avuto modo d’incrociare un gruppo di Rho, Milano, baresi,
veneti, napoletani, tedeschi, austriaci..
La ripartenza prevede il transito nei borghi medievali di Spello, dove una fontanella di ottima acqua sorgiva ripaga dello sforzo, poi Foligno, ove vengo a conoscenza dell’interessante Spiritualità della Beata Angela, tanto che nella chiesa francescana dove vengono conservate le sue spoglie acquisto un interessante libro in merito consigliatomi da uno dei frati della congregazione, infine Trevi, tutte con le loro uniche viuzze.
La ripartenza prevede il transito nei borghi medievali di Spello, dove una fontanella di ottima acqua sorgiva ripaga dello sforzo, poi Foligno, ove vengo a conoscenza dell’interessante Spiritualità della Beata Angela, tanto che nella chiesa francescana dove vengono conservate le sue spoglie acquisto un interessante libro in merito consigliatomi da uno dei frati della congregazione, infine Trevi, tutte con le loro uniche viuzze.
Nella più famosa e mondana Spoleto non
si possono non visitare l’incantevole Duomo, dove è ancora
perfettamente conservata la lettera autografata di Francesco a fra’
Leone, un foglietto rettangolare di pergamena 13x6cm.
Nelle ultime tappe che portano prima
nella provincia di Terni poi fino alla meta finale di Rieti, con
oltre 250 km più che alle spalle, “sulle” spalle ;-) e ancor più
negli ormai “cotti” piedi, è la fatica a farla da padrona ma ciò
non mi esime dall’apprezzare ancora una volta gli incantevoli
luoghi vissuti da Francesco e i suoi: Monteluco, la Romita, Speco di
Narni, Greccio e Fonte Colombo (guarda caso;-)). Tutti luoghi,
Eremi, ricchi di incontaminata natura e Sacralità. Ripidi sentieri
che da grandi prati si immergono in fitti e cupi boschi di lecci,
incrociando eremi, grotte e ville. Tanto da portar Francesco ad
affermare: “Non ho mai visto nulla di più esaltante!”.
Quindi come non chiudere con un’altra
affermazione del poverello d’Assisi in merito alla vera e tanto
conclamata Perfetta Letizia:
“ Frate Leone, scrivi, qual è la
vera letizia…
…ingressi nell’ordine…no…conversioni, grazie…no…
guarigioni, miracoli…no
…notte, freddo, fango, ferite, picchiato, insultato, disconosciuto,
respinto…
Ebbene, se io avrò avuto pazienza e
non mi sarò conturbato,
io ti dico che qui è la vera
letizia e qui la vera virtù e la salvezza dell’anima.”!
Non rimane che il
proposito per l’anno prossimo di unire i due Cammini
(Liguria-Umbria) con un Cammino Toscano. Non ha da di che
proporsi a chi eventualmente potrebbe interessare ;-)
FLAVIO
bravo Fly, una riconferma come ultracamminatore con uno spirito ultraterreno. Complimenti
RispondiEliminaGrandissimo !!!!!! Come atleta e come Uomo.
RispondiEliminaPer te un'altra esperienza che, lo dici e non si fa fatica a crederlo, indimenticabile ... Un modo diverso e sicuramente pieno di emozioni di vivere una vacanza. Complimenti !
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