giovedì 5 settembre 2013

8 - 22 Agosto - La “Via della Costa” - 362 km lungo tutta la Liguria di F. Colombo - Prima parte


“Il vero protagonista della storia è il mendicante”

Giorno 1, giovedì 8 agosto, Bodighera-Mentone 18 km fatti, -344 alla fine.
Il mio Cammino, Pellegrinaggio, trekking, chiamatelo come preferite, inizia giovedì 8 agosto presso il I° Hospitales dalle Suore di Villa Garnier di Bordighera, realizzata dall’architetto francese, che annovera nell’Opera di Parigi la sua realizzazione più famosa, che soggiornò a lungo nel comune ligure.
Una volta sistemato nella sin troppo lussuosa camera, mi avvio al primo tratto verso la vera partenza del confine francese a Mentone dal Ponte S.Ludovico.
Riscontro alcuni punti negativi: il sentiero interrotto da una nuova costruzione, i tratti di galleria sulla trafficata Aurelia, i cavi della tensione ferroviaria a “portata di mano”, l’indicazione del sentiero della doppia freccia gialla (Santiago-Roma e viceversa) a volte non trovata e soprattutto l’antica via Julia Romana al limite della praticabilità (necessiterebbe di manutenzione); sicuramente in questi tratti i sandali da trekking come suggeriva qualcuno sul sito sono da sconsigliare, ma il tutto è più che ricompensato dagli incantevoli luoghi di Ventimiglia alta, medioevale; la Cattedrale di S.Maria Assunta è di una bellezza mozzafiato, non da meno la Chiesa romanica di S.Michele (primi 18km fatti), tutti luoghi sacri dove, durante il Cammino, non mi esimerò dalla Preghiera. Ricordo i tanti propositi, fra questi la Preghiera per il papà dell’amica podista Michela, mancato proprio il giorno precedente la mia partenza, la cui funzione funebre ha avuto luogo proprio stamane.
 
Giorno 2, venerdì 9 agosto, Bordighera-Taggia 32 km, 50totali, -312 alla meta.
Questi luoghi ed i dispersi sentieri tra pinete e uliveti, con un continuo concerto dell’innumerevole orchestra di cicale che l’indomani riscontro verso San Remo, consentono una possibilità contemplativa e meditativa che non ha eguali! L’attenzione da porre all’indicazione della freccia dev’essere massima, previo l’alto prezzo di svariati mt. se non km in più da fare, ma non è sempre facile con i circostanti paesaggi da ammirare. Bussana Vecchia è surreale: un antico borgo a ridosso del Poggio, in pietra, distrutto da un terremoto di fine ‘800 ora abitato da soli artisti. All’arrivo all’altrettanto bella Taggia il I contrattempo, non trovo ospitalità negli svariati siti indicati dalla guida, che fare? Il più vicino è ad Imperia, Oneglia: Parrocchia Sacra Famiglia c/o l’ospitalissimo Don Paolo. Decido quindi di prendere il bus per Arma-Imperia. All’arrivo trovo un ottimo letto ed una rigenerante doccia, dopo la quale mi reco sul vicino porto per una meritata cenetta a base di pesce. Qui parteciperò anche alla prima Messa domenicale prima della ripartenza.


Giorno 3, sabato 10 agosto, S.Lorenzo, Imperia Oneglia-Taggia 30 km, 80totali, -282 a Sarzana.
Siamo giunti così a sabato 10 e devo ripercorre a ritroso la tratta Imperia-Taggia (30km circa per un totale di 80). Purtroppo devo lottare, soprattutto nella prima parte, con un principio di emicrania, ho ecceduto col vermentino la sera prima. Il sentiero è comunque irto, per raggiungere la Chiesa romanica di S.Giorgio e nell’arrivare a Torrazza mi sento un po’ come William Wallace sui monti della Scozia alla conquista della libertà.
Supero la Chiesetta Madonna delle Grazie e mi ritrovo un ulivo sradicato sul sentiero non facile da aggirare tra Mulino Dolca e Civezza (altro borgo mozzafiato).
Un ulteriore insegnamento da questa esperienza arriva dal detto:”Non mollare mai!” che in questa situazione diventa quanto mai reale; la volontà e la perseveranza fanno trovare energie insperate!! Motti a parte, qui inizia l’interminabile e rovente tratto che da Linguaglietta porta sino a Castellaro (credo 10km circa), poi finalmente il ponte medievale come uno striscione d’arrivo. I° traguardo; superata la barierra dei -300 alla fine.
In questa situazione, leggere sulla Gazzetta dell’argento della Straneo ai mondiali di Mosca mi fa sentire un poco solidale, ma un Pellegrinaggio soprattutto ti butta in alto verso Lui, ti fa sentire parte viva della Chiesa, membro attivo dell’umanità.

Giorno 4, Domenica 11 agosto, S.Chiara (compleanno Don Massimo),
Imperia Oneglia-Andora 12 km, 92totali, -270 a Sarzana
Sulla Strada Coppi Rossi un’altra villetta ad interrompere il sentiero tra Clavi e Caramagna.
Sarebbe interessante un’approfondita indagine sugli abusivi in queste seminascoste strade bianche e semisconosciute dell’entroterra, o quantomeno le situazioni fiscali.
In questa tappa che mi porterà ad Andora (92Km totali) ennesimi suggerimenti di circostanza: quando e ove possibile meglio avere con sé un bastone, anche raccattato al momento, utile oltre che in salite/discese, per i numerosi cani a difesa delle villette, se eventualmente qualcuno dimentica il cancello aperto, come capitato, ed infine per il possibile incontro di qualche cinghiale.
Su queste salite, con lo zaino militare, l’analogia stavolta è con De Niro in Mission, quando risale la montagna con la zavorra del suo passato e dei suoi peccati al collo.
Mi porto in pari con la guida, con oggi ho praticamente ultimato le prime 3 tappe.
L’ospitalità è c/o La Chiesa Cuore Immacolato del gentilissimo don Rinaldo; qui sarà la mia “base” per ben 3 notti, vista la difficoltà a trovarne, coi nr. telefonici della guida disponibile on-line da aggiornare. Qui incontro i primi Pellegrini: Rada di Desio col fidanzato ed un’amica di Torino, un’altra coppia di amici, e un gruppo di scout in cammino su una tratta ridotta.

Giorno 5, lunedì 12 agosto, Andora-Loano 30 km, 122totali, -240 alla meta.
Il programma quotidiano è abbastanza semplice: sveglia (senza sveglia) in genere all’alba, colazione, camminare & camminare sino al rientro all’ospitalità e gustosa cena.
Come disse Cesare per l’edificazione di Roma: “Un mattone (giorno) alla volta”.
In questa giornata c’è un traguardo importante, il superamento dei 100 km, se penso agli amici podisti che li fanno in una sola volta al Passatore, e di corsa…
A volte sulle dure salite la paura di non farcela, non riuscire, incalza, ma con la giusta calma, “un passo alla volta”, nessun traguardo è precluso!
Ho preso della vernice spray per rimarcare le indicazioni del sentiero.
E’ il mio I Pellegrinaggio, sicuramente Il Cammino di Santiago, la Via Francigena, avranno il loro fascino, ma anche questa “Via della Costa” così vicina a noi offre scenari inimmaginabili.
Si potrebbe obbiettare se necessaria tanta fatica, tante difficoltà per arrivare a pensieri e massime già conosciute e/o scontate. Mi avvalgo sempre di un paragone podistico; è un po’ la differenza che passa tra apprendere sensazioni, emozioni da un libro sulla maratona e provare le stesse, correndola la maratona!!! Anche qui in nr. di tel. per le ospitalità di Alassio/Albenga sono: sbagliato e inesistente. Alla cena serale al rientro d’Andora graditi incroci/incontri con conoscenze/amici arlunesi. Ultimata la IV^ tappa dalla guida

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