5a BABBO NATALE RUNNING

La manovra finanziaria che ci è stata regalata per Natale (o lo sarà presto), è di quelle che ti fanno venir voglia di lasciarti cadere le braccia ed alzare bandiera bianca. 

Non ci resta che regalarci l'ennesimo sorriso e così, un gruppetto dei nostri, si è ritrovato all'A.V.I.S. ed è partito alla volta di Tradate dove in programma c'era l'ormai consueta "Babbo Natale Running" quest'anno giunta alla 5a edizione. Angelo, Pier, Walter, Matteo, Enrico, Mauro e Fabio, le variopintissime "babbette" Sara e Samantha più il giovanissimo Andrea (9 + 1, una sorta di versione moderna dei 4 + 4 di Nora Orlandi) raggiunge la località del varesotto in largo anticipo, motivo in più per "comunellare" con calma al caffè ma l'irruzione nel bar del mitico Capasso ci cattura assieme al complice Ivano, il tutto fra lo stupore dei clienti ovviamente anch'essi immortalati dalla mitraglia fotografica dell'Antonio. 

Il tempo però trascorre troppo in fretta ed è già ora di partire. Io e mio figlio Andrea partiremo un attimo prima e faremo la 2 km, ma ci dovremo ritirare in quanto, complice una buca nell'asfalto, Andrea rompe e verremo classificati solo come semplici turisti ma ci divertiremo ugualmente. 

Osserviamo la partenza della corsa più lunga, una bella folla rossa e là in mezzo la bandiera bianca sporca di rosso a disegnare il nostro simbolo sventolata non certo per arrenderci ma per dire in allegria "Siamo anche qui". I primi sono già sotto il gonfiabile ma è l'arrivo via via sempre più numeroso dei 1000, o giù di lì, partecipanti che riempie sempre più la strada in un'allegra  e colorita bagarre dove, al di là del rosso colore principe del Natale, se ne vedono davvero di tutti i colori: chi è travestito da pacco regalo, chi da cometa, chi da presepe, qualche pastorello con bimbi truccati da pecorella e addirittura un cagnolino con la coda ad alberello, qualcuno solo col cappello poi, sullo sfondo, ecco spuntare la bandiera biancorossa che strappa applausi e stupore fra i presenti per l'arrivo in gruppo a simboleggiare l'unione fra di noi. 

L'Antonio, scatenatissimo, chiede spazio per immortalare la troupe baracchina salutata anche dal "dammi il 5" di alcuni ragazzini lungo il rettilineo. Siamo un po' lontanucci, ci affrettiamo al ristoro... forse è meglio chiudere la mattinata con un aperitivo dalle nostre parti così raccogliamo l'invito di Matteo e via verso casa: una bella "manovra" alternativa... che almeno il sorriso non ce lo tassino perchè in questo di percentuale ne abbiamo davvero da vendere.

Enrico Chiappa 

Il commento di Un traguardo per tutti

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