11.03.2012, Verbania, Lago Maggiore Half Marathon, di M. Romanini e S. Garavaglia

LMHM, sigla che sembra nascondere un messaggio in codice e che invece si riferisce ad una stupenda mezza maratona da correre sulla sponda piemontese del Lago Maggiore. Siamo solo in sei, infortuni e impegni famigliari tengono a casa alcuni di noi appassionati della distanza e del binomio corsa-gita domenicale. Applichiamo la "legge del Pier" e così siamo tra i primi ad arrivare al Centro Congressi di Stresa, punto di consegna pettorali.
Sbrighiamo le pratiche burocratiche in un amen e ci infiliamo in un bar dell'imbarcadero per la colazione: poco dopo le 9 parte il primo battello che porta gli atleti alla partenza sul lungolago di Pallanza, la sacca degli indumenti vale come biglietto. La nostra crociera sulla "Costa Podistica" dura poco, la giornata è limpida e lo scenario Isole Borromee - Mottarone è stupendo.Breve tour per Pallanza, poi di nuovo baretto, Valter ha fame. Le strade si popolano sempre più di runners coloratissimi, il sole gioca a nascondino con qualche nuvoletta. La zona partenza è diversa rispetto a due anni fa, ora è molto più funzionale.  Foto di rito col lago sullo sfondo, poi è il momento di fare sul serio. Al sole fa caldo, abbigliamento leggero, anche se ci sembra strano. Alle 11 Davide Daccò chiama gli oltre 1600 atleti al via, ben suddivisi in gabbie in base al tempo, in prima fila una schiera di africani, il più pesante sarà 50 kg!

Il percorso è molto panoramico, peccato non ci sia modo di guardarsi attorno, le strade sono completamente chiuse al traffico, sembra impossibile che una strada così importante venga riservata solo a noi podisti, nei centri abitati il pubblico fa un tiepido tifo.
Più caloroso e coreografico l'arrivo a Stresa, palme e fiori a sinistra, alberghi di lusso a destra, si sente la voce di Davide ma non si vede l'arrivo, un rettilineo che sembra non finire mai. Dopo il traguardo medaglia (bruttina), ristoro e maglia tecnica (bellina). 
Per me un buon tempo, per Pier un allenamento in vista della maratona di domenica a Roma, per Flavio e Bruno ordinaria amministrazione, mentre la sorpresa viene da Sara e Valter che stavolta corrono "sul serio", segnando finalmente un tempo finale discreto.
Cambio al parcheggio, doccia per Lord Fly, poi pizza e birra media per tutti: ecco il momento più bello di questa giornata, la tavola conviviale condita da tante risate e impreziosita dal "Dolce Arluno", creato dalle mani magiche di Mastro Spinelli, che riesce ad addolcire anche l'acida proprietaria del locale. Il prossimo anno la corsa farà il percorso al contrario, da Stresa a Pallanza, un buon motivo per tornare a provarlo. 


Michele Romanini 


-


Come sono fortunata!
questa è la frase che per prima mi è venuta in mente quando ho pensato di scrivere il racconto della mia domenica alla mezza del Lago. E riguardo le foto per trovare l'ispirazione..ma quello che mi pervade è un gran senso di serenità..
Sono consapevole che per chi non è parte del nostro gruppo..ma legge il blog solo per curiosità, sembreranno racconti ingigantiti e parole spropositate..
Comunque...partenza come sempre di mattina presto, quando gran parte della gente dorme ancora. Direzione Lago Maggiore.
Arriviamo a Stresa per il ritiro dei pettorali e prima tappa caffè al bar.
Il battello ci porta poi sul lato opposto del lago, e già sento aria di gita, vacanza..
Arrivati a Verbania, altra tappa -bar, questa volta per toast, coca cola e ...prosecco.
Dopo di che iniziano i miei dubbi: sarà meglio correre con la canotta o maglia a manica lunga?
Ma oggi è proprio primavera! ... "quanta bella gente"..penso mentre, trascinati dall'atmosfera competitiva, cominciamo a scaldarci correndo sul lungo lago.
E poi arriva il momento della partenza
Davanti a noi a circa 100 mt ci sono i pace maker che indicano 1.45
"eh... sarebbe bello si..." penso tra me e me..ma non oso dirlo  ai compagni di corsa, per scaramanzia.
Il percorso è magnifico, di quelli che riempiono gli occhi e svuotano la mente.
Ma questa volta le gambe vanno bene, piu' del solito..e anche se i palloncini verdi cominciano ad allontanarsi, non perdo la speranza di arrivare alla fine in modo "dignitoso"
Trovarmi poi al 18° km solo poco affaticata e ancora con la grinta per affrontare le ultime salite, non ha prezzo. Anzi i km mi sembrano anche più corti!
All'arrivo, un Capasso stupito ci urla: "che ci fate già qui?"
Il mio cronometro segna 1.47! sono contenta
Perchè sono arrivata con ancora un po' di forze, perchè dignitosamente per l'allenamento che ho, non potevo aspettarmi molto di piu', ma soprattutto perchè ho percepito in me una tenacia che da un po' di tempo era latitante.
E poi ritrovarsi tutti insieme al ristorante, per sbranare una pizza, lasciando scorrere liberamente non solo la birra, ma anche discorsi, riflessioni, battute e risate...tante...
Grazie Mike, Valter, Pier, Flavio e Bruno! La vostra compagnia mi ha trasmesso tanta allegria, serenità e fiducia.
Da ripetere sicuramente.

Sara Garavaglia


La Classifica Completa
Le foto, a cura di Michele Romanini e Sara Garavaglia, Arturo Barbieri (Podisti.net), Antonio Capasso (AndòCorri)