martedì 27 marzo 2012

25.03.2012, 32a Biella-Piedicavallo, di L. Colombo

La descrizione di "una giornata stravagante, e da ricordare". Ecco le due caratterizzazioni offerte da Sara Garavaglia, entrambe manifestate nel post-gara.
Ma partiamo dalla genesi: è stato fissato il ritrovo, del sottoscritto con Mr. Pozzali e la stessa Sara, al Ristorante "Corallo" di Mesero. Io, giustamente, nella giornata che segna il cambio dell'ora legale, dimentico che il cellulare (utilizzato come sveglia) ha l'aggiornamento automatico, e mi ritrovo sveglio di buon'ora, alle 5.
Comunque, arrivati a destinazione a Biella, e consumata la colazione e qualche scambio di battute (c'è il tempo: sono le 8, e la gara prenderà il via alle 10), ci apprestiamo ad attendere l'ora fatidica.
Abbiamo l'occasione quindi di formare un bel quadretto in compagnia dell'atleta del "Circuito Running" Salah Ouyat (per stare alla gara, sarà 2a posizione assoluta per lui), e di decidere quale abbigliamento utilizzare per la prova che ci attende. Biella-Piedicavallo, 19,3 km su di un percorso in salita. Certo, la strada non si inclina come per le passate esperienze dell'Armeno-Mottarone e della Biella-Oropa, ma, rispetto a quelle, ci sono anche 6 km in più da correre. E' quasi una mezza maratona, distanza con la quale non ho ancora preso confidenza.
Ore 10, dopo l'ennesima sosta per necessità bio-fisiologiche, si parte! Si attraversa così Via Italia e il centro storico della città, già ammirato qualche ora prima per le intenzioni del 100chilometrista di far visita al Duomo, e a qualche altra fanciulla appostata in un bar (la scusa è quella del "caffè", ormai si sa). Vi è una leggera deviazione nel percorso di gara, poiché vi è la concomitanza col Mercatino dell'Artigianato, perciò ecco che cominciano le prime pendenze. Il resto è storia...
Il Pier decide di partire lento, convinto che le tossine della passata domenica a Roma, in occasione della maratona, possano influire sulla sua prestazione. Dal canto mio, decido di affidarmi ad una "lepre" della zona, che però cede al 6° km. Sarà una gara, la mia, giostrata ed intelligente nel tenere il passo e non perdere la scia di alcune lepri, essendo il numero dei km elevato da correre, e in salita. Psicologicamente è importante non mollare. Le sensazioni sono buone, corro fino al 12° km a 4'50''/km. Il Pier, forse superata la "fase critica del pensiero", mi raggiunge all'8° km. Lo perderò definitivamente al 16° km, quanto le gambe cominciano ad accusare la fatica. Al 18° km, invece, le gambe si bloccano: o meglio, accuso una mancanza di zuccheri, sono praticamente "ubriaco" e devo fare l'ultimo km camminando, con esclusione dei 300 metri di slancio finale.
Complimenti a Sara, arrivata (quasi-)rilassata al traguardo, e a Pier, risultato 7° di categoria... per lui, un premio meritato ma sopratutto appropriato alle condizioni atmosferiche (pioggia, grandine e nevischio in attesa della navetta di ritorno).


Ed ecco il momento che tutti aspettavano: le nostre facce al termine della Biella-Piedicavallo!







Lamberto Colombo


Le Foto

8 commenti:

  1. Morale della corsa: Lamby è arrivato a piedi, Pier a cavallo e la Biella sappiamo chi è ...
    Bella storia raga, storia che conferma la mia tesi: Sara ha talento e lo esprime al meglio senza body-guard.

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  2. hai ragione lambe,guardando le foto si vede che la più rilassata è propio lei!!!correre certe corse non è facile,complimenti a tutti e condivido in pieno la tesi del mike:sara ha talento, nascosto ...ma c'è!!!

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  3. ...Enrico.28/03/12, 15:43

    Un plauso di ammirazione verso chi riesce ad affrontare queste gare con allegria e spirito d'avventura. E' una tipologia di gara che ancora non conosco bene anche se qualche piccolo (ma proprio piccolo) trailuccio me lo sono ritagliato l'anno scorso fra biellese e novarese. Non so se mai riuscirò. Forse ha ragione il Beppe da Galliate: ad ognuno le sue. E' bello leggere le vostre storie e provare un po' di sana invidia. Bravi, bravi, bravi.
    Ciaociao.
    ...Enrico.

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  4. Bravi ragazzi e brava Sara...

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  5. Una bella gara, percorso impegnativo al punto giusto.
    Sara perfetta, con la testa e con le gambe, Lamberto l'alimentazione pre gara è molto importante, specialmente nelle gare oltre i 10 km, in salita poi.
    Comunque OSSONA C'é
    Pier

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  6. Correre è la mia occasione per conoscere posti nuovi, paesaggi caratteristici, bella gente, passare mattinate allegre e fare qualcosa di salutare..
    Non sono nell'ottica di una corsa competitiva, non riesco a farmi piacere il voler competerere agonisticamente con delle "rivali"... pero' è bello provare a sfidare me stessa, cimentandomi anche in corse un po' più faticose. Sento che in ogni corsa che faccio, più è la fatica, più grande è la soddisfazione alla fine.
    Grazie della fiducia che avete in me (anche se non credo che vi darò mai grandi soddisfazioni agonistiche ) :-)
    Ci vediamo domenica
    ciao!!
    sara

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  7. Non corriamo per vincere ma per essere in sintonia con noi stessi,forse queste sono le parole giuste .....non sono mie ma le trovo condivisibili.
    BRAVI SARA PIER e LAMBERTO
    Buona corsa a tutti

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