“Chiamale se vuoi emozioni” …….cantava
il grande Lucio Battisti.
Credo che l’esperienza che abbiamo
vissuto alla 100 km
del Passatore si possa riassumere nella frase di Battisti. In due giorni abbiamo
vissuto delle emozioni che porteremo con noi per il resto della vita. Emozioni che
resteranno scolpite nella pietra indelebile dei ricordi.
Siamo partiti in quattro, quasi per
scherzo….lanciando una provocazione che poi è diventata una realtà.
Io,
Fabrizio, Gianni e Pierangelo. Ogni volta che incontravamo il grande Angelo gli
si chiedeva: ma è fattibile….cosa ne dici ….dacci qualche consiglio.
Poi ci
confrontiamo con Pier (Pozzalik) e lui ci dice: certo che ce la potete fare, siete
pronti per farla. E allora partiamo. Venerdi pomeriggio partenza puntuale alle
14.30 e arrivo a Faenza alle 18.00. Incontriamo Angelo e Pier e prendiamo l’aperitivo
insieme. Cena alle 20.00 a
base di tagliatelle fatte in casa, pancetta arrosto e buon chianti.
Sabato sveglia alle sette e partenza
con il pullman per Firenze. Arrivo alle 12 e pranzo a base di spaghetti (piccanti
al punto giusto) e costata con del buon chianti. Alle 15.00 puntuali si parte
con un clima meraviglioso e una atmosfera che trasuda positività. Si parte da
piazza della Signoria e si esce da Firenze salendo per Fiesole. Paesaggi
davvero spettacolari… le strade chiuse al traffico ci consentono di godercelo a
pieno.
Clima festoso e goliardico. Pozzalik è già sparito. Noi quattro stiamo
insieme ad Angelo che ci dispensa qualche ulteriore consiglio ( poi purtroppo comincia
a risentire di qualche problema e lo perdiamo…si ritirerà al 30esimo km).
Digeriamo
la costata e tra battute e la compagnia del pubblico cominciamo la discesa e
senza accorgerci ci troviamo al primo rilevamento al km 31.5: Borgo San Lorenzo.
Poi inizia la salita del passo della colla che con strappi anche importanti (punte
di oltre il 15%) ci porta a oltre 900
m sul livello del mare e al km 48.
E qui comincia
davvero l’avventura. Arriviamo al passo alle 22.00 circa, al buio e già con le
torce accese. Siamo in canottiera e fa freddo. Un freddo cane ….ma nessuno si
lamenta e arriviamo al ristoro dove ci cambiamo (ringrazio a tal proposito Angelo
e Pier per il consiglio datoci per la scelta del bus al quale affidare i cambi).
Io personalmente ringrazio anche uno sconosciuto che mi ha consigliato di
coprirmi il più possibile perché poi mi sarebbe servito…. Mai più consiglio fu
più utile (diversamente non ce l’avrei fatta).
Partiamo per la discesa e la
stanchezza incomincia mordere. E qui comincia veramente la gara. Freddo, buio e
un cielo stellato che più stellato non si può ci accompagnano fino a Marradi
al km 65. Un avventura spettacolare in mezzo alla valle con un’aria sferzante e
noi quattro che cominciamo a perdere le forze. La fatica esce tutta. Ci
facciamo forza e ci incitiamo a vicenda. Le emozioni cominciano ad accumularsi.
Alla gioia iniziale e all’incoscienza si somma la fatica, la determinazione ad
arrivare e la sofferenza. Ma soprattutto lo spirito di solidarietà e di squadra
(nonostante la corsa è uno sport da “single”).
Arriviamo a San Cassiano (km 76).
Io purtroppo ho dei grossi problemi muscolari e il dolore mi impedisce di correre.
Pier e Gianni – anche per scaldarsi - proseguono più speditamente alternando la
corsa alla camminata. Rimaniamo io e Fabrizio. E qui aggiungiamo altre
emozioni. In piena crisi muscolare il grande Fabri non mi abbandona e mi
sostiene psicologicamente fino al traguardo.
Nel buio assoluto arriviamo fino a
Brisighella al km 88 e mentre io faccio un massaggio vediamo un atleta che cade
letteralmente come una pera e viene soccorso dalla croce rossa. Nulla di grave
ma la fatica si sente tutta. A tal proposito devo dire che l’organizzazione è
impeccabile. I ristori sempre ben forniti e i volontari sono sempre disponibili
e gentili. Numerosissimi anche i volontari del pronto soccorso e diverse le ambulanze
presenti sul percorso.
A Brisighella (km 88) subentra la sfida a non voler
mollare nonostante le gambe ormai siano inchiodate. Nel frattempo comincia ad
albeggiare e ci godiamo il paesaggio camminando fino a Faenza mentre “la gente
normale” comincia a fare la “vita normale”. Arrivo che sono ormai le 7.15.
Stremato ma felice di essere riuscito ad arrivare fino in fondo. E indovinate
che troviamo al traguardo: il grande Pier Pozzalik che ci attende e ci sostiene
e ci dispensa di ulteriori consigli accompagnandoci all’albergo.
Mi rendo conto di aver tralasciato
tante cose ma sarebbero necessarie diverse pagine per raccontare tutto. Riassumendo
torno alla frase iniziale: “chiamale se vuoi emozioni”. Ne abbiamo vissute
davvero tante e credo che – chi se la sente - questa gara la deve provare. Senza
avere la fretta di giudicarla dopo la fatica ma avendo cura di meditarci sopra con
calma dopo averla smaltita. Un grazie speciale ad Angelo e Pier che sono
davvero l’identificazione dello spirito sano della corsa. E un grazie ai miei
compagni di avventura con i quali credo abbiamo fatto una esperienza unica e
che rimarrà nel tempo.
Valerio Quinteri
Ho corso e camminato per 100k, ho parlato con personaggi incredibili, ho
sentito il caldo del giorno ed il gelo della notte, ho riso e maledetto, ho
degli amici di corsa fantastici, tutto questo in 16 lunghissime ore. BELLISSIMO.
Siete FANTASTICI...... con le vostre emozioni è come se avessimo corso con voi
RispondiEliminaBuona corsa a tutti e buona ripresa agli ultra maratoneti
Vedo, con piacere, che i commenti sono un pò cambiati da domenica, cominciate a gustare la vostra grande avventura! Nel rinnovare a tutti e quattro i miei complimenti e la mia profonda stima, vi aggiungo un augurio che può essere un avvertimento, il tarlo struggente della cento km.si sta impossessando di voi! Non ce la farete a liberarvene... Tranquilli è un tarlo buono...Angelo
RispondiEliminaAvendola già fatta Pier & Angelo su Pierangelo non avevo dubbi!! ;-))
RispondiElimina...come averne su uno che di cognome fa Abela (richiama troppo Abebe Bikila!!;-))?
...o su VALErio??
...x non parlare poi dell'ormai famoso personaggio dei fumetti KAPROTTIK!!! ;-))
SCIAPO!! Arluno c'era, c'è & con che rappresentanza!!! GRAZIE!!!
CHE IMPRESA... ESSENDO PODISTI, E LEGGENDO QUANDO DESCRITTO SI PUO' SOLO CAPIRE QUANTO AVETE VISSUTO. SI PUO' SOLO CAPIRE E NON VIVERE. VOI LO AVETE VISSUTO E ANCHE INTENSAMENTE. PENSO SIA UN'ESPERIENZA CHE ARRICCHISCA MOLTO UNA PERSONA, E NON SOLO SPORTIVAMENTE.
RispondiEliminaFACCIO I COMPLIMENTI A TUTTI VOI - GRANDI
PS. BELLISSIMA LA FOTO SUI BINARI -
IVANO
Siete sempre fantastici i quattro moschettieri ma chi vi ferma piu sono con voi nel dire che queste sono emozioni che durano per sempre bravi ragazzi lo spirito buono della corsa ci accomuna tutti GGGGGGRANDIIIIIII
RispondiEliminaComplimenti a tutti per esservi messi in gioco, averci creduto, esservi preparati in poco tempo, aver corso "di squadra", essere tornati con un sorriso e probabilmente la voglia di riprovarci.
RispondiEliminaIo guarderò sempre dalla finestra, pronto ad applaudire il vostro coraggio ed i vostri risultati.
"Il campione corre, vola ..... supera le stelle vola....
RispondiEliminae non sentiamo il rumore
il campione non ha mai.... paura di non farcela....
e lo guardiamo passare
il suo coraggio, fantasia e lucidità
il sorpasso con un colpo di magia
io mi emoziono ... nel vederlo salutare e festeggiare
e piangere di fronte alla vittoria..." (B. Antonacci)
BRAVI RAGAZZI!!!!!!
Siete stati bravissimi,non potevo perdere il vostro arrivo, mi sento rensponsabile della vostra fatica, ma sono convinto che alla prossima saremo ancora insieme alla partenza. La fiorentina va presa intera per evitare il calo energetico finale ciao
RispondiEliminaPier
Grazie Angelo, grazie Pier, per averci contagiato con i vostri racconti sulla mitica 100 del Passatore.
RispondiEliminaSenza le vostre esperienze non avremmo mai potuto immaginare di provare una simile impresa.
La cosa è nata per scherzo pensando che alla fine qualcuno avrebbe detto che era meglio lasciar perdere, invece alternandoci tra decisione e indecisione siamo arrivati a Firenze.
Seguendo i consigli degli esperti una gran mangiata di pasta (non in bianco) poi? La fiorentina non poteva mancare. Ha ragione Pier se mai ci sarà una prossima volta la fiorentina la voglio intera, piuttosto niente patatine che ho digerito fino all'appennino....
Ambiente spettacolare quello degli ultramaratoneti, dotati di grande umiltà ti raccontano delle loro gare (non normali per gli umani) di 58km fatti qui, di 200km fatti la, ecc.
In questo contesto è partita la 100km, abbiamo goduto dei panorami splendidi, abbiamo sofferto le prime salite, abbiamo respirato durante le discese poi i primi acciacchi e al passaggio davanti ai bar e la voglia di fermarsi a bere una birra è stata tanta. Di nuovo la salita, il freddo cane, il buio, la sofferenza,la stanchezza, ma mai dico mai c'è stato un dubbio un calo di tensione, poi da dopo Brisighella un po' più lentamente ma sicuri di arrivare stanchi ma felici.
La compagnia è stata splendida, io e i miei soci ne abbiamo sparate di tutti i colori, il cibo ottimo e ogni secondo di questa esperienza mi rimarrà dentro per sempre....
Angelo mi dispiace per il tuo ritiro, per una volta ci può anche stare, ma da come lo raccontavi a pranzo sono certo che la prossima volta non mollerai a costo di arrivare sui gomiti...
Un grazie gigante ai miei compagni di viaggio, siete grandi!!!
Gianni
Dimenticavo, Angelo su che pulman lo mettiamo lo zaino?
RispondiEliminaGianni
se lo zaino ha la forma che dico io saprei dove metterlo...Angelo
Eliminai dubbi,le perplessità,i ma,i se ,i forse...alla fine si sono trasformati in pura felicità,ecco perchè vale la pena correre!!!complimenti a tutti!!!
RispondiEliminaMERAVIGLIOSI !!!!! TUTTI !!!!! non trovo altre parole.....
RispondiElimina..al prossimo anno.......
Sam
Che dire ? avete già detto tutto di questa FANTASTICAAAAA impresa !! Un po' (tanta ...) invidia c'è ... un obiettivo simile non è ancora nelle mie gambe e nella testa (e forse non lo sarà..) però, tempo al tempo e si vedrà !
RispondiEliminaGrandissimi, un saluto