giovedì 21 giugno 2012

17.06.2012, Marchirolo (VA), 4a "I Tre Campanili", di L. Colombo

Mi ritrovo a raccontare l'ennesima grande avventura, vissuta con e grazie all'amico e compagno di viaggio dell'Atletica '99 di Vittuone Livio Della Vedova.
Questa volta si fa tappa a Marchirolo, in provincia di Varese, ma a pochi km dal confine svizzero. In programma, la quarta ricorrenza della Corsa Podistica in Montagna "I Tre Campanili". Nome che fa esplicitamente riferimento alle due chiese cittadine e al santuario-"crocevia" che si deve raggiungere dopo numerose peripezie.
Ebbene, la giornata comincia prestissimo: alle 5.40 la sveglia. Raggiungiamo il posto alle 8.15, con la partenza prevista per le 9.30.
Siamo tra i primi ad arrivare, infatti ci vengono consegnati i pettorali 12 e 13. Saremo 62, in tutto, numero addensato dalla congrega alpina (12 valorosi) della sezione di Luino, ai nastri di partenza, per questa 8,7 km. Sul posto, con sorpresa, troviamo anche due "delle nostre parti" (gli unici, probabilmente), incontrati solo il venerdì precedente a Castano, Lamberto Guzzetti e Marco Raimondi.
L'altimetria del percorso, come segnalata sul volantino, segna i primi 2 km "piani"... piani probabilmente in considerazione ai restanti. Il paese è esso stesso, infatti, in montagna. I primi 2000 metri sono così dedicati ad un doppio circuito cittadino di saliscendi preparatori a ciò che verrà da lì al raccordo del 6° km.
Passaggio, per uscire dalle mura abitate, sulla scalinata infinita di uno dei "santuari", ed immersione nella vera e propria montagna, ove verrà condotta la restante prova agonistica. Si tratterà, in verità, di una vera e propria sky-run: correre è improbabile dopo il 3° km, benché la salita, oltre il 20% di pendenza, consentisse già poco la falcata.
Fino al 6° km si sale, così, nel sentieri composti da rocce, tronchi e fango. Per fortuna i ristori sono posizionati strategicamente: il primo dopo appena 1500 metri con acqua, il secondo nelle vicinanze del 4° km, con acqua, sali minerali ed integratori... e la possibilità di acquistare dei pregiati formaggi locali; infine, l'ultimo, al 6° km, quando si è arrivati "in cima", con ogni ben di Dio.
Dal 6° all'8° si scende... ma è tutto tranne che un "finalmente": ancora l'impervio sentiero mette a dura prova gli adduttori, che continuamente devono spingere, nei brevi e rari tratti in cui il percorso "spiana", e le ginocchia, per frenare e non finire a valle (ma non di corsa).
C'è il tempo per un "finalmente" negli ultimi 700 metri, su strada: breve discesa e rettilineo finale, che mi consente la volata dopo aver dovuto camminare l'intero percorso di discesa, per via della suola di gomma delle scarpe.
Anche il ristoro finale dimostra la cura della società organizzatrice, l'Atletica Verbano, e di tutti gli addetti adeguatamente posizionati e disponibili. Manifestazione che, senz'altro, merita maggior successo a livello di partecipazione e di essere ricordata nei prossimi calendari.

Lamberto Colombo


Le Foto, sul sito dell'Atletica Verbano

4 commenti:

  1. 6 ormai entrato di prepotenza nel club degli "Avventurieri!!!" ;-) Complimenti!

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  2. ...Enrico.22/06/12, 12:52

    Se andiamo avanti così bisognerà aprire una nuova sezione del gruppo: "Quelli di Passo Baracca... dislivelli a piacere". Vai Lambert. Complimenti anche a Livio, Lamberto e Marco.
    ...Enrico.

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  3. ragazzi vi chiedo scusa, purtroppo le foto sul sito non riesco a pubblicarle... sono tantissime!! se andate su facebook sul gruppo asd atletica verbano oppure sul mio profilo graziella liuzzo potete vederle e scaricarle... grazie!!!!!!
    Lella

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  4. Lamberto, sintesi di LAMBire l'incERTO. Per poi cascarci dentro! BRAVI tutti!!!

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