21.10.2012, Castelnuovo Berardenga (SI), 4° Chianti Trail, di L. Colombo

Come giusto che sia, quando si parte per una vacanza, è necessario che qualcosa di importante lo si dimentichi a casa. L'anno scorso, in occasione della trasferta a Lucca, dimenticai a Milano il cronometro; quest'anno, per la meta Ecomaratona del Chianti a Castelnuovo Berardenga, dimentico la cosa più importante: le scarpe da corsa...

Sono così costretto, il giorno prima della gara, la ricorrenza numero 4 del Chianti Trail, variante "corta" dell'evento ufficiale (la maratona), ad acquistare delle scarpe nuove di zecca, ed a metterle immediatamente alla prova, sulla lunga distanza. 18 km di sterrato, di sofferenza, tanto più che l'abbigliamento non è nemmeno rodato a sufficienza.

Per il secondo anno consecutivo, facendo seguito alla "gita sociale" dell'Atletica '99 di Vittuone, si parte il sabato mattina, per fare scalo a Siena, ed infine alla località della manifestazione.

Non ho occasione, la mattina dello start, di incontrare Angelo, col quale lungamente avevo parlato nelle settimane precedenti proprio a riguardo della 'Corsa del Chianti'. Lui farà la Maratona, con partenza da Piazza Marconi a Castelnuovo Berardenga; il mio "trail" ha invece luogo a Villa a Sesta, piccolo borgo a 6 km da Castelnuovo, al quale veniamo dirottati tramite servizio navetta.

Fa molto più caldo del previsto, io sono in tenuta invernale, con tanto di canotta sociale supplementare (supplemento del supplemento, la cena imperiale della serata precedente). Un caldo che, quantomeno, non condizionerà la prestazione, decisamente brillante e "plastica" sino all'ora e mezza di corsa, momento dal quale le gambe decidono di "spegnersi", lasciandomi in balia dell'ultima salita. Circa 2 km con una pendenza di poco inferiore al 20%, prima della discesa che porta, in rettilineo, al fotofinish. Guardando alla prova, percorso assolutamente impegnativo: dopo un giro di 2 km del piccolo paese, compare il primo muro. Si va infatti "su" per 3 km: un tratto che, più che di una gara podistica, pare il tracciato di una sky-race. Qui la pendenza raggiunge punte anche superiori al 20% ed è difficile non camminare, per l'estrema tensione che si esercita, a così tanti km dal traguardo, su polpacci e  quadricipiti. Poi vari zig-zag per le campagne, che permettono di attraversare nella loro lunghezza e di "scalare" le vigne che costituiscono buona parte dell'assetto paesaggistico senese. Percorso panoramico, in buona sostanza, benché non si "faccia in tempo" ad ammirare l'intera "ampiezza" del Chianti, visitabile solo dai tenaci della 42k.

Il ritorno, con prolungata sosta a San Gimignano, che fa registrare, almeno, la convinzione di aver dato il massimo, in un periodo non poco travagliato.

Lamberto Colombo