Oddio pronto ... 3 giorni di virus influenzale e paracetamolo senza aver più messo le scarpe da running dopo Capodanno non sono elementi che inducano a sperare in una grande prestazione, ma non è ciò che mi interessa.
Il bello è essere presente ad uno degli appuntamenti più importanti della stagione italiana di atletica leggera, di correre su un tracciato famoso in tutto il mondo che ogni anno richiama, nella gara senior e assoluti, i migliori specialisti in materia.
Appuntamento a Furato con Giancarlo e Giamma, in pochi minuti siamo a destinazione dove incontriamo il quarto moschettiere ossonese, Enrico. Cielo nuvoloso, non fa freddo, la logistica è ottima, si parcheggia a ridosso del campo di gara, si ritirano i pettorali (preiscritti) in pochi minuti pagando solo 5 euro.
Così c'è tempo per prepararsi con calma e fare un lungo (e proficuo) riscaldamento. Contrariamente a Giamma ed Enrico, e per fare un dispetto al virus, opto per un
abbigliamento "a manica corta" senza guanti, scarpe leggere senza chiodi. Con Giamma testiamo il percorso: il terreno è morbido, asciutto, quasi tutto prato, non ci sono problemi di grip neppure sulle cunette che ne costituiscono la parte centrale e caratteristica. Ho buone sensazioni nel lungo warm up, forse farò qualcosa di meglio del preventivato "servizio scopa". Gianni Mauri e Rosanna chiamano la partenza della nostra batteria, un mix di master uomini dai 35 ai 54 anni, circa 300 persone, 3 giri per un totale di 6km.
abbigliamento "a manica corta" senza guanti, scarpe leggere senza chiodi. Con Giamma testiamo il percorso: il terreno è morbido, asciutto, quasi tutto prato, non ci sono problemi di grip neppure sulle cunette che ne costituiscono la parte centrale e caratteristica. Ho buone sensazioni nel lungo warm up, forse farò qualcosa di meglio del preventivato "servizio scopa". Gianni Mauri e Rosanna chiamano la partenza della nostra batteria, un mix di master uomini dai 35 ai 54 anni, circa 300 persone, 3 giri per un totale di 6km.
Un minuto di silenzio per commemorare la scomparsa di un dirigente della Sangiorgese e arriva lo sparo. Siamo in fondo al plotone, io e Giamma appaiati ed Enrico dietro, imbottigliati nella massa senza dannarci per recuperare subito posizioni, coscienti che un ritmo regolare paghi di più di una sparata iniziale.
Il livello è molto alto, si corre forte aiutati dal tanto tifo sul percorso: inaspettato quello di Flavio, appostato con fotocamera sulla prima curva dopo il traguardo. Dopo il primo giro il buon Ugazio allunga leggermente, io tengo un passo regolare che mi consente di recuperare parecchie posizioni.
I primi quattro della nostra batteria chiudono in meno di 20 minuti, Giamma (che ha corso in souplesse dopo i 30km del giorno prima ...) in 25'20, io in 25'39, Enrico in 30'45. Sono molto soddisfatto, è il miglior tempo delle quattro edizioni disputate, 30 secondi meno dello scorso anno.
Rapido cambio di vestiario ed eccoci di nuovo sul tracciato, stavolta a fare il tifo per Giancarlo impegnato nella seconda batteria, 170 atleti tra donne master e uomini over 55, per loro due giri per 4 km in totale. Gianca corre bene e finisce in 17'43, ma i primi otto della batteria chiudono sotto i 15 minuti .... Beata gioventù!
Al di là del risultato, sono contento di aver scelto ancora una volta questa corsa, la regina dei cross, che però riesce a conservare intatte le carattestistiche di semplicità e genuinità tipiche delle corse campestri.
Il livello è molto alto, si corre forte aiutati dal tanto tifo sul percorso: inaspettato quello di Flavio, appostato con fotocamera sulla prima curva dopo il traguardo. Dopo il primo giro il buon Ugazio allunga leggermente, io tengo un passo regolare che mi consente di recuperare parecchie posizioni.
I primi quattro della nostra batteria chiudono in meno di 20 minuti, Giamma (che ha corso in souplesse dopo i 30km del giorno prima ...) in 25'20, io in 25'39, Enrico in 30'45. Sono molto soddisfatto, è il miglior tempo delle quattro edizioni disputate, 30 secondi meno dello scorso anno.
Rapido cambio di vestiario ed eccoci di nuovo sul tracciato, stavolta a fare il tifo per Giancarlo impegnato nella seconda batteria, 170 atleti tra donne master e uomini over 55, per loro due giri per 4 km in totale. Gianca corre bene e finisce in 17'43, ma i primi otto della batteria chiudono sotto i 15 minuti .... Beata gioventù!
Al di là del risultato, sono contento di aver scelto ancora una volta questa corsa, la regina dei cross, che però riesce a conservare intatte le carattestistiche di semplicità e genuinità tipiche delle corse campestri.
Michele
il VIDEO di Franco Rancati
i commenti e le foto di ANDOCORRI
i commenti e le foto di PODISTI.NET
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Grande manifestazione. Bravissimi come sempre i competitivi della via baracca, e bravi anche ai nostri TOp Meucci e LAlli, che nonostante il dominio assoluto della solita Africa, riescono comunque a tenere altissimo il livello dell'atletica Italiana.
RispondiEliminaivano
Che dire, bravi tutti. Sui 30k di Giamma del giorno prima (??), no comment (che è meglio). Che voglia scendere ancora più sotto delle 3 ore nella 42k ? Vedremo... Buon Anno a tutti e ben ritrovati !
RispondiEliminaAudacia dell'abbigliamento... che si è poi trasformata, visto il clima, in scelta azzeccata. Le vostre prestazioni non le commento neanche più! Comunque una campestre nelle gambe può sempre tornata utile, visto che da qui a marzo ce ne sono varie potenzialmente interessanti: una fra le tante, sabato. Magari ne parliamo venerdì..
RispondiEliminaLamberto
E' stato splendido, davvero un'esperienza che ci voleva. 8imo Mike col suo nuovo miglior tempo qui... Straordinario Giamma in questo "defaticante" post 30° km. Ambiente meraviglioso.
RispondiElimina...Enrico.