martedì 12 marzo 2013

10.03.2013 - 6a Lago Maggiore Half Marathon di M. Romanini

  Quando il percorso più panoramico d'Italia incontra una giornata limpida di inizio primavera ciò che ne esce è indimenticabile. 
 Cielo totalmente blu, monti innevati fino a bassa quota, lago calmo e deserto, contorni nitidi, colori accesi, arietta frizzante all'ombra e tepore rassicurante al sole. 
 Questo è quello che è apparso a me, Bruno e Marco sulla discesa che dall'uscita Carpugnino porta a Stresa. Ci fermiamo solo pochi minuti, il tempo di ritirare i pettorali e la sacca gara. All'Expo, situato come al solito nel Palazzo dei Congressi, c'è ancora poca gente, come d'abitudine siamo tra i primi. 
 Ripartiamo velocemente per Pallanza in modo da parcheggiare l'auto in zona arrivo. Percorriamo la statale lungo il lago, cosa che ci permette di osservare
quasi tutto il percorso che faremo. Per Marco è una novità, io e Bruno l'abbiamo già fatto ma in senso contrario, da Pallanza a Stresa. 
  Troviamo un comodo parcheggio e dopo un cafferino al bar ci mettiamo in coda all'imbarcadero per tornare alla partenza con un battello speciale, una mini-crociera solo per runners. 
 A Stresa stavolta c'è fermento, sono previsti al via oltre 2000 atleti e si vede. Un piccolo tour in riva al lago precede il rito della vestizione. Bruno sentenzia che è giornata da canotta, ha ragione ma non lo ascolto e indosso la maglia pesante. Del resto neppure lui azzarda, ogni tanto spira aria fredda. 
 
 La partenza è transennata con gabbie in base al tempo, ho l'onore di poter partire davanti, posso quasi toccare la schiera di keniani che compongono la prima fila. Sono le 11, il sole si fa sentire, dovevo ascoltare Bruno ... me ne farò una ragione.
 Finalmente partiamo, mi è facile trovare subito il ritmo, per forza vanno tutti come disperati e pur trattenendomi segno un primo km a 4'05. Non è il caso di insistere, prendo il centro della strada e mi lascio scorrere ai lati quelli che possono tenere quel passo.  Seguendo il famoso mantra "non devo fare fatica" trovo l'equilibrio e lo mantengo senza problemi fino a due terzi di gara quando il caldo è quello di mezzogiorno. Inizio a sentire la stanchezza, dovrei bere ma non lo faccio perchè dovrei fermarmi e non ci penso proprio. Ho i palloncini dell'ora e trenta alle spalle e lì vorrei che restassero. 
  La crisi coincide con le due salite che caratterizzano il finale, una lunga l'altra breve ma secca, tagliagambe al punto che nella successiva discesa che porta al traguardo non riesco più a spingere. Ci riesco solo quando vedo l'arco col cronometro che inesorabile corre verso il 30 ... mi spremo in qualcosa che assomiglia ad uno sprint e fissando l'orologio ufficiale riesco a passare sul tappeto con il 29 ancora ben visibile. Era quello che mi ero prefissato, sono contentissimo.  

 Via il chip e su la medaglia, bella come da tradizione di questa corsa. Il ristoro è fornitissimo, tanta frutta, tante bevande, tanto spazio e un'ottima gestione delle sacche di cambio, la Milano Marathon avrebbe molto da imparare ...
  Dopo l'arrivo di Marco e Bruno e il recupero dell'auto ci gustiamo un "pranzo convenzionato" all'aperto in un'osteria di Suna con Paolo, Alessandro, Clara, i loro tanti amici intorno e il Mottarone innevato di fronte.
 Si respira aria di vacanza ma la realtà è diversa, così mentre tante lucertole umane affollano il lungolago per godersi il clima primaverile noi tre riprendiamo la via di casa riponendo nel cassetto dei bei ricordi questa giornata.

Michele 

 

 






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7 commenti:

  1. Sempre molto bene, bravi!

    L

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  2. Il "Ns. PODIO" al LAGO!!! ;-)

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  3. Bellissima prestazione, ottima compagnia e giornata fantastica......
    Un mix speciale per ottenere il massimo
    Bravissimi ancora..

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  4. ...Enrico.13/03/13, 15:05

    Grande Mike, un risultato magnifico ben supportato dai due "paggetti" Marco e Bruno degni compagni di viaggio ai quali estendi i complimenti e un saluto.
    ...Enrico.

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  5. complimenti a tutti...
    ma il presidente che tempi che fa'.!.!.! un'esempio!
    bravi

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  6. Michele ti ho salutato al 7o km e fino al 10mo km circa ci siamo fatti compagnia, poi ne avevi di più, un vero piacere vedervi in giro in queste belle gare...

    Fabio (g.p. LaTigre)

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