Per questa domenica tutta l'attenzione
del mondo podistico era concentrata sulla “regina” di tutte le
corse: la Maratona, nello specifico quella che si è corsa passando
anche sotto le guglie del Duomo e “della Madunina” a Milano.
Sette i nostri partecipanti alla Milano
City Marathon ai quali rinnovo tanti ma tanti complimenti, che
estendo anche a tutti gli altri baracchini che invece hanno scelto di
partecipare alla staffetta: imprese diverse ma tutte davvero degne di
essere applaudite, supportate, seguite ed imitate.
Io, Fabio, Pier, Piera e Mauro, Paola e
Matteo, abbiamo invece oltrepassato Milano in direzione di Trezzo
d'Adda per partecipare alla 30a Camminata sull'Adda organizzata
da G.P. Avis di Trezzo
sull'Adda, gara FIASP
non competitiva a passo libero.
Arrivati qualche
decina di minuti prima delle h. 08.00 già la ricerca del parcheggio
ci fa capire che la partecipazione è sostenuta, tanta gente: molti
camminatori e stragrande maggioranza di podisti arrivati dalla
bergamasca e dalla brianza che si sono divisi sui molteplici percorsi
a disposizione: km. 8-14-20-26.
Iscrizione con
riconoscimento dolciario (crostata di frutta, caramelle e biscotti),
partenza tutti insieme: ed è subito salita; dopo neanche un
chilometro ci si divide: Mauro e Piera “scendono” per il percorso da
8km, noi altri proseguiamo la salita con “lepre” Paola che fa il
passo... e che passo!!!
Siamo ancora “in
alto”, arriva il primo ristoro ed il successivo bivio: Io e Fabio verso i 14km, Matteo per i 20km e “Pier il gigante” verso i 26km.
Io e Fabio
contentissimi (beh insomma è sempre più che impegnativa) ci
buttiamo in discesa verso l'argine del fiume, lo costeggiamo, veniamo
distratti da anatroccoli che ci vogliono imitare “correndo” ed
inseguendosi nell'acqua, ed arriviamo all'ultimo ristoro.
Passaggio
intorno al 12km e rallentiamo alla vista di una storica centrale
idroelettrica,
oggi di proprietà ENEL ma fatta costruire intorno al
1900 da un industriale per fornire energia al suo cotonificio: una
delle sue direttive nella costruzione dell'impianto fu quella che
fosse ben inserito nel contesto ambientale e che non contrastasse con
i resti del soprastante castello visconteo (cosa secondo me
riuscitissima) nonché la scelta del materiale: il rivestimento è
noto come “ceppo dell'Adda”, una roccia detritica
derivante appunto da sedimenti di rocce trasportate da corsi
fluviali.
Incuriositi ci fermiamo ad osservarne
ogni angolo, ci giriamo attorno e ci prepariamo ad affrontare una
serie di tornanti e la salitona finale che ci porta ad attraversare il centro del paese per poi concludere al campo sportivo.
Unanime il pensiero: sicuramente da rifare e ci accorgiamo di essere rientrati con un 24° posto nella classifica gruppi.
Nel ritorno alle macchine siamo
divertiti spettatori di una singolare nascita:
Michela
Avevo segnalato questa manifestazione attraverso il calendario sul mio blog sperando che qualcuno ci andasse. E' davvero una bella zona che avevo visitato anni fa quando però ancora non correvo. Mi sarebbe piaciuto poterlo fare così.. su due scarpette. Belle ed essenziali le foto così come la scelta di "calcare" tutti i percorsi messi a disposizione.
RispondiElimina...Enrico.
Di questo passo (podistico) arriveremo a Bergamo .
RispondiEliminaBravissimi e simpaticissimi...bello avervi visto anche a milano tifare i baracchini in corsa.
A presto ................
Paesaggio interessante,bella la corsa
RispondiEliminasalita da lingua fuori "per me"
ma contenta di averla fatta
Piera