lunedì 17 giugno 2013

MAGRAID - ESPERIENZA UNICA di S.Garavaglia


Vorrei provare a raccontare a chi mi vuole bene questa mia fantastica esperienza dei 3 giorni del Magraid, anche se la notizia appena ricevuta da Pier, che il mio nome compare in Podisti.net come la terza donna arrivata nella tappa di oggi...mi ha un po’ destabilizzata. Questa ulteriore emozione mi trova impreparata. Sono partita venerdì...carica si, ma di paura e ansia. Le alte temperature previste per il weekend non mi rassicuravano affatto. 
L’entusiasmo che avevo provato dalla prima volta che avevo sentito Angelo parlare di questa corsa, nei giorni precedenti alla partenza si stava trasformando nella consapevolezza di aver preso la cosa troppo alla leggera, e di non essere in grado di concluderli davvero questi 100 km!
Il primo impatto, arrivati a Cordenons, non poteva che essere positivo. L’Aria del mio amato Friuli...e un bicchierino di vino tipico nella piazzetta del paese, hanno contribuito a metterci a nostro agio.
Arrivati al campo base, mi sono immersa subito in un ambiente a me completamente nuovo, in questo parco recintato dove tende militari da 10 posti l’una sarebbero state la nostra dimora per i 3 giorni successivi. Guardandomi attorno, vedevo tutte persone tecnicamente preparate, fisicate, e con  addosso maglie di corse da almeno 100 km a dimostrazione di essere dei veterani delle lunghe distanze. 
E i compagni di tenda...che persone splendide: Alice ( il mio eroe, un fenomeno in grado di fare imprese come il Marathon du Sable, o la 100 km del Sahara) i suoi amici divertentissimi, Tom e Luigia (la coppia più azzeccata e tenera che mi venga in mente) e ovviamente Pier e Angelo.
Prima di partire per la prima tappa da 25 km, gli organizzatori ci radunano per descriverci quale sarà il tipo di terreno, per ricordarci di portare acqua , di stare attenti alla disidratazione e di coprirsi perchè il sole picchia. 

E poi c’è lo sparo, quello del via!! Ci siamo!! 

Pier decide di accompagnarmi per tutto il percorso - forse perchè mi aveva vista tesa- nonostante i miei tentativi nello spronarlo a tenere il suo passo, a non aspettare me (col senno di poi, se l’ho finita tutta, è grazie a lui!) 

All’arrivo, abbiamo appreso  la triste notizia che Angelo si è ritirato, il suo ginocchio non ha retto e purtroppo, per lui il Magraid finisce qui. 
Il secondo giorno ci aspettava la tappa più dura, quella dei 55 km. Non riuscirò a descrivere con le parole quello che ho provato nelle quasi 10 ore che mi hanno vista impegnata in questa impresa. 
Si perchè io non la definisco corsa, ma una esperienza che mi ha dato tantissimo. Mi ha tolto ogni energia e forza, mi ha fatto cadere in forti momenti di sconforto, quasi lacrime. Mi ha messa a nudo davanti a me stessa, ai miei limiti, alla mia voglia di non mollare nonostante non avessi davvero più energie. Eravamo sperduti in questa steppa arida, senza ombra, completamente sfiniti, camminavamo io e Pier uno di fianco all’altro, senza la forza di parlare, all’orizzonte si vedeva solo il greto del fiume, fatto di sassi. Non c’era anima vivente, a parte in lontananza qualche altro Magraider che arrancava...nessuno intorno a noi correva. 
Ho avuto modo di riflettere su tutta la mia vita..e i pensieri che avevo prima di partire, sono spariti dalla mia testa, dove l’unica cosa che importava era: arrivare! 
Dopo 30 km  in non so neanche quante ore, mi sentivo devastata come mai nessuna maratona mi avesse ridotta. 
E ne mancavano ancora 25. La cosa bellissima è il rapporto che si è creato tra le persone che hanno condiviso con me questa esperienza. Angelo e Tom ci hanno supportato, e vederli al ristoro del 30 è stato bellissimo. E’ proprio vero, come avevo sentito in un film fantastico, che la felicità è reale solo quando è condivisa... bè..anche la fatica e il dolore condiviso diventa più sopportabile, e diventa una cosa che rafforza le unioni, e mette tutti in sintonia. 
So solo che all’arrivo, avrei voluto piangere dalla gioia. Il mio obiettivo era raggiunto...e da come ero conciata, non credevo poi tanto di riuscire a fare anche la terza tappa. Ma avevo superato il mio limite dei 42 km!! e per me questo era già un successo!! 
E invece magicamente, saranno state le varie birre bevute a cena per festeggiare, sarà stata la notte nella branda (che dalla stanchezza ho trovato pure comodissima)... la mattina ci siamo svegliati, preparati, e siamo partiti per l’ultima tappa da 20 km. 
Non so spiegarmi come sia possibile, ma le gambe hanno cominciato a correre. I dolori erano spariti, e nonostante i numerosi guadi presenti, nonostante i sassi, il caldo, la stanchezza, sono riuscita a concludere dignitosamente la tappa finale. 
I miei primi 100 Km! 
Non potevo non condividere questa mia esperienza. Io la porterò dentro per sempre. 
Entri in questa grande famiglia Magraid con tanti sconosciuti, e esci con tanti amici. E se  questa è la gioia che mi ha lasciato, non credo che mi toglierò il privilegio di riprovarla.

Sara

Altre foto di QDVB 

28 commenti:

  1. FANTASTICI ...spetta solo a voi ogni commento .............

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  2. Ho sempre sostenuto che come runner hai talento come poche, su qualunque distanza. Ti ha sempre fatto difetto la voglia di soffrire, di porti un obbiettivo ambizioso. Con questo splendido racconto ho capito che lo scoglio è superato, da qui in poi avremo una nuova, grande, fortissima Sara!!

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  3. Fantastica Sara, e sempre vero che dietro a 1 uomo (in questo caso 2: il Guru Pier e l'incallito Angelo) c'è sempre una grande donna, comunque dalla foto sul tuo profilo fc già volavi in alto e in alto sei arrivata, ora anche tu fai parte della leggenda nell'albun dei grandi della "quelli della via baracca", complimenti a te a Pier ed Angelo per il coraggio avuto, grandi tutti.

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  4. Ammirazione, stima, onore!!!

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  5. Bravissimi!!!!Laura

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  6. Ora i poteri sono con voi.fatene buon uso.

    Grandi ragazzi
    Fabrizio

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  7. ...Enrico.17/06/13, 20:54

    Lasciale pure andare le lacrime quando esprimono la gioia... daranno ancor più forza alle ali che ormai sorreggono ogni tuo volo. Un abbraccio a tutti per la bella esperienza vissuta.
    ...Enrico.

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  8. Concordo con Fabrizio... sei entrata di diritto nel rango dei super-eroi. Complimenti, a te ed ai tuoi compagni di avventura.

    L

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  9. Dopo le lacrime nella doccia anticipata di venerdì sera, ho nel cuore l'entusiasmo dei vostri occhi all'arrivo di domenica, questo mi ha ripagato di tutto, GRAZIE, grandi amici di avventura, avete trasformato un fallimento in un'esperienza indimenticabile... angelo.

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  10. Angelo..mi fai piangere tu adesso! Sei una persona così vera ..semplice e pura che sai cadere e rialzarti con una serenità che ha tutto da insegnare!! Grazie x avermi fatto vivere questa esperienza! Sara

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  11. Brava Sara (...e adesso chi ti sta più dietro...)!!!
    Tito il doc

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    1. TITO! quanto tempo! fatti vedere alla CIAR O SCUR- 5 luglio. ciao

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    2. solo se ti posso offrire una birra nel dopo gara (prima no, visto che da quanto ho letto sopra -ma l'avevo già scoperto anni fa- sembra che l'alcool su di te funzioni come la pozione per asterix!)

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    3. ho la fama da ciucatè?? :((

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    4. non mi ricordo di conoscere podisti astemi: e poi il 99% della soddisfazione di gare massacranti tipo milano-pavia / lecco cassano / o proai-golem era il birrone da litro appena arrivati sul traguardo (rigorosamente PRIMA di cambiarsi)

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  12. "gli assenti hanno sempre torto"
    passi per la corsa, ma la cosa che mi dispiace è aver perso 3 giorni con questa compagnia,Sara benvenuta nel mondo (un po matto) delle 100km, ci vediamo all'Arranca...birra
    ciao Roberto

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  13. Il detto "chi semina raccoglie" anche questa volta non ha fatto eccezione.
    Complimenti Sara hai tutta la mia ammirazione!
    (e naturalmente ai soliti 2 pionieri)


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  14. GRAZIE A TUTTI DAVVERO!!!!! MI AVETE DIMOSTRATO TANTISSIMO AFFETTO SIA PRIMA CHE DOPO LA MIA CORSA!!
    PER RIVIVERE UN MOMENTO DI GLORIA COME QUESTO...STO PENSANDO.. DI ISCRIVERMI ALLA MARATHON DES SABLE :)
    Comunque ognuno ha i suoi limiti da poter superare... la stessa ammirazione va a chi corre per la prima volta una mezza, o una maratona,ogni gradino superato porta a quello superiore!
    Non ho fatto niente di + eccezionale di quello che fa ognuno quando riesce a fare qualcosa che reputava difficile.
    L'anno prossimo prenotiamo al Magraid la tenda "Quelli della via Baracca"
    ciao
    sara

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  15. Grande Sara complimenti per la pazzia che hai deciso di intrapendere,vivere e superare...e sai che io adoro le pazzie...sicuramente l'anno prossimo ... complimenti ai NUOVI moschettieri!

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  16. Sara, solo oggi sono riuscito a vedere il tuo bellissimo commento. Hai emozionato tutti noi ! Sicuramente hai emozionato me. Davvero una grande impresa di un'atleta vera, modesta e coraggiosa. Complimenti davvero !

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  17. Voglio aggiungere anche i miei Complimenti, ad una persona oltre. Grazie
    Pier

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  18. Leggendo viene voglia solo di provare ... grandi tutti. E come dice Fabrizio ... occhio ai super poteri ... gestiteli bene!!!

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    1. Valerio, il passatore è uno scherzo, 100 sono tanti, ma questi 55 non riesco a descriverli, li devo rifare per verificare se li ho gia fatti veramente
      Pier

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    2. Pier, scusa se mi intrometto nella discussione con Valerio, ma direi che: "100 sono tanti, quei 55 sono indescrivibili, ma 330 sono ancora di più..." Vai "guru" sei tutti noi ! I "giganti" ti aspettano e sò che, comunque vada la folle impresa che ti accingi a compiere, non li deluderai !

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    3. Hai ragione, la cosa che mi conforta e mi stupisce è che il giorno dopo siamo riusciti a correre di nuovo ciao

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  19. Alla fine sicuramente lodi e ammirazione per Sara, grandissima, una menzione particolare la merita l'immenso Pier, in venti giorni ha concluso due cento km., una con pioggia e temperature appena sopra lo zero, l'altra con sole pieno e temperature vicino ai quaranta, ergo, non mi ferma niente e nessuno... angelo.

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  20. Grazie Angelo, ero convinto che 100km in tre giorni fossero piu facili e meno impegnativi, mi devo ricredere.
    Considero un privilegio ad aver accompagnto Sara nella sua prima 100

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    1. Pier adesso ti aspetto al devero . . . Dallefotochehovisto sembra proprio spettacolo.

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